[Pubblichiamo oggi nella nostra rubrica di poesia, una lettera in versi del poeta Giovanni Lombardo]
di Giovanni Lombardo
Marsala 30 marzo 2020
Cara Jana
ce l’ho fatta! Tu compi il tuo ventesimo anno ed io ottanta.
Quando sei nata e io compivo, poche settimane dopo, il mio
sessantesimo anno e mi immergevo nella gioia di esserti nonno, mi
percorreva a tratti la mestizia di un pensiero, in realtà abbastanza banale,
“è molto probabile che non ci sarò quando compirà i suoi vent’anni”.
E invece ci sono. Evviva! Ti abbraccio.
Abbraccio questa tua giovinezza, che cammina su questa
terra e ha tanta voglia e tanto bisogno di costruire nuove società.
Siamo chiusi in casa. Qui, in Sicilia. Lì, in Emilia. Fra poco tutti,
in tutta la Terra abitata dagli esseri umani. Questa Terra che
chiamiamo “antropocene”, escludendo e schiacciando tutti gli altri
viventi.
Mentre mi proteggo e ci proteggiamo i polmoni dal
corona-virus, come stanno andando gli incendi in Australia, e le
distruzioni delle foreste pluviali, e le emissioni di gas-serra,
e il riscaldamento del pianeta?
L’infezione di corona-virus passerà. Fra due anni
procederemo alla rimozione delle memorie pubbliche e private.
Per i nostri polmoni, i polmoni dei sopravvissuti, che
comunque saranno miliardi, la minaccia permanente e crescente è un’altra.
Per quanto tempo ancora questa atmosfera terrestre resterà
per noi respirabile?
Cara nipotina,
assieme a questi auguri per te e per un mondo migliore,
che faccia a pezzi le nubi nere, eccoti un regalo, un regalo alla tua intelligenza,
GIACOMO LEOPARDI - DALLE OPERETTE MORALI : DIALOGO
DI UN FOLLETTO E DI UNO GNOMO
Nonno Gianni