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29/04/2020 08:47:00

Coronavirus, fase 2: cosa c'è da sapere su congiunti, autocertificazione, seconde case

C'è molta confusione sulle regole della fase 2. Anche il governo ha le idee poco chiare. E' un grande pasticcio. Cerchiamo di mettere ordine.

Per andare a trovare i "congiunti" ci vorrà l'autocertificazione. Il modello rimarrà quello attuale. Non bisogna indicare chi sono i congiunti. Tanto per cambiare, si aspetta una circolare del Viminale per spiegare meglio con una F.A.Q., domande e risposte, sul sito del governo. 

Il governo dovrà chiarire nelle prossime ore chi sono i «congiunti » ai quali si può andare a fare visita. Secondo la legge si tratta infatti di genitori, figli, nonni, nipoti e cugini. Le proteste per questa scelta avrebbero però convinto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ad ampliare la rosa delle persone che si possono incontrare ai fidanzati e agli «affetti stabili». Posizione che ha generato proteste ancor più forti e ironie sul web.

Attenzione, perchè rimane vietato, incredibilmente, trasferirsi nelle seconde case. Perchè i motivi per uscire di casa non comprendono il raggiungimento delle seconde case. 

Nel decreto tuttora in vigore è infatti contenuto un divieto esplicito a recarsi nelle seconde case. Nel Dpcm valido dal 4 maggio il divieto è stato eliminato e questo ha generato l’equivoco sul fatto che tra gli spostamenti consentiti all’interno della regione ci fosse anche quello per trasferirsi nelle seconde case. Palazzo Chigi ha invece ribadito che non è così perché i motivi giustificati sono soltanto quattro e anche nelle ordinanze regionali che consentono di andare nelle seconde case è specificato che sono permessi soltanto interventi di manutenzione ma poi bisogna rientrare nel proprio domicilio.

Se si va a fare una passeggiata o a fare sport all'aperto non c'è bisogno dell'autocertificazione. 

Insomma, una gran confusione. Oggi sul Corriere, Massimo Gramellini ironizza così: «Francamente non si capisce il senso di certe polemiche antipatriottiche intorno alla Fase Due - Uno e Mezzo - Uno e Tre Quarti, illustrata con la chiarezza che gli è propria dal presidente del Consiglio. La questione delle seconde case, per esempio. Il nuovo decreto non impedisce affatto di andarci, ma nemmeno lo permette, lasciando al Governo la facoltà di impedirlo e alle Regioni di permetterlo: e questa, se mi consentite, è politica di quella fine. Dei famosi “congiunti” si è già detto fin troppo: sono considerati tali soltanto gli affetti stabili. I secondi affetti (gli amanti), in quanto stabili, vanno equiparati alle seconde case. I bambini erano già stati aboliti dal decreto precedente, quindi il nuovo, con apprezzabile coerenza, non se ne occupa. Invece i parrucchieri potranno aprire il primo giugno, ma essendo un lunedì, resteranno chiusi. Per aiutarli è allo studio una tassa sulla calvizie»