Più suolo pubblico per le attività commerciali, un piano di sostegno alle imprese, un dibattito con le forze politiche per pianificare la fase due.
Lo hanno chiesto con un atto di indirizzo al sindaco di Marsala alcuni consiglieri comunali in vista della fase due che comporterà alcune timide riaperture.
"L’emergenza Coronavirus ha modificato profondamente i nostri ritmi quotidiani ed ha prodotto effetti collaterali che rischiano nel breve e nel lungo periodo di compromettere lo sviluppo economico del territorio. Siamo consapevoli che il ritorno alla normalità non sarà veloce e la ripresa di tutte le attività legate al turismo, settore cruciale per il nostro tessuto economico, al settore agroalimentare, artigianale e a quello commerciale e produttivo, dovrà tenere conto delle nuove regole previste dalle recenti previsioni normative legate all’emergenza. Vi è il rischio concreto che, senza l’elaborazione di un piano concertato di azioni da mettere in campo, anche da parte del Comune, l’impoverimento drammatico del tessuto produttivo possa essere inarrestabile, provocando di conseguenza minori entrate per le casse comunali negli anni a venire", scrivono i consiglieri Federica Meo, Calogero Ferreri, Linda Licari, Luana Alagna, Vito Cimiotta e Mario Rodriquez.
Ecco le proposte dei consiglieri.
1- Di valutare la previsione di maggiori spazi senza costi aggiuntivi per le attività marsalesi che pagano la tassa di occupazione di suolo pubblico, con la relativa possibilità dunque di consentire in via straordinaria l’ampliamento dell’occupazione di suolo pubblico senza il versamento del relativo canone;
2- Di convocare le organizzazioni di categoria per elaborare in modo concertato un piano di sostegno alle imprese del territorio;
3- Di coinvolgere nella pianificazione della fase 2 per la ripresa economica le parti politiche e istituzionali in un dibattito democratico che possa dare voce alle varie istanze che avanza il nostro territorio.