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30/04/2020 06:00:00

Il piatto piange. Così bar e ristoranti di Marsala sono al collasso. Video

 Sembra quasi di sentire ancora il brusio delle persone al tavolo. Ma nei ristoranti e nei bar di Marsala regna la desolazione.


“E’ drammatico e triste vedere queste sale vuote”, dicono i titolari dei locali di Marsala che hanno aderito a “Risorgiamo Italia”, la manifestazione di protesta che ha coinvolto bar e ristoranti da Nord a Sud. Luci accese per un’ora, un flashmob pacifico, poi le chiavi consegnate al Comune, per dire che se le cose vanno così è meglio chiudere tutto.


Francesco Alagna, portavoce dell’ASMAP - Associazione Marsalese Attività Produttive, è stato ricevuto dall’assessore Rino Passalacqua cui è stata recapitata una nota in cui si invita l’Amministrazione Di Girolamo a predisporre misure ritenute necessarie per dare respiro alle attività produttive del territorio.

 

"Abbiamo aspettato fiduciosi che fossero prese misure appropriate, provvedimenti capaci di dare a tutti noi la forza e la speranza di un futuro per le nostre famiglie e per le nostre attività, ma queste misure tardano ad arrivare e noi ci ritroviamo, ogni giorno che passa, a dover fronteggiare le spese di gestione pur rimanendo chiusi: affitti arretrati, bollette di luce e gas, fatture per acquisto materie prime in scadenza, rate varie non contemplate nei Decreti emananti e chi più ne ha più ne metta!", si legge nella nota dell'associazione. "Questo lungo periodo di stop sta iniziando ad intaccare i risparmi personali. Non da ultimo le problematiche legate alla riapertura all’interno di un panorama cittadino non dei più floridi. Possibilità come il “delivery” (consegna a domicilio) non possono essere la soluzione al problema. Non siamo a Milano!!! Il turismo di prossimità non sarà facile da intercettare e non può da solo bilanciare la mancanza del facoltoso turismo straniero. Lasciamo stare il tema del “Distanziamento” perché ancora non sono state date indicazioni certe ma dobbiamo considerare l’eventualità che il Governo imponga l’uso di mascherine, guanti, sanificazione dei locali con prodotti specifici e l’installazione di colonnine per la disinfezione delle mani della clientela. Tutto questo avrà chiaramente un ulteriore costo".

L’Associazione chiude la nota auspicando che si possa al più presto costituire un tavolo tecnico che affronti la grave crisi. L’assessore Passalacqua ha manifestato agli operatori la solidarietà dell’Amministrazione comunale: “Siamo al loro fianco e siamo al corrente delle azioni che il Governo intende avviare con una manovra finanziaria, mirata a trasferire risorse agli Enti locali per aiutare le categorie produttive e dare risposte alle loro legittime richieste”.


Sono chiusi da due mesi bar e ristoranti a causa dell’emergenza Coronavirus.
Un settore al collasso, tra i più danneggiati dall’emergenza. E la riapertura non sarà per niente facile. Non tutti potranno fare take away, non tutti possono permettersi di tagliare drasticamente i coperti. Le disposizioni sulla fase 2 penalizzano, ma ancora di più i ristoratori gridano la loro rabbia per l’assenza delle istituzioni in questa emergenza drammatica.


“Ci sentiamo soli, i 600 euro non ci servono a niente, continuiamo ad avere costi e tasse da pagare. Ma siamo abbandonati”.
Le vie di Marsala sono deserte, le saracinesche dei ristoranti si abbassano. Le luci delle insegne si spengono. E sembra di sentire ancora quel brusio.
Ecco il nostro reportage.