“Un supporto tecnico, orientativo, per accedere alla fase 2 e favorire la ripresa delle attività produttive: distanze, turnazione, il tutto corredato da regole dettate dal buonsenso. Necessita una riorganizzazione delle attività del settore turistico alberghiero e della ristorazione”. A dichiararlo è Gaspare Ingargiola, Dirigente responsabile di C.I.F.A. Italia per la Provincia di Trapani a seguito dell’incontro, attraverso web conference, promosso dal Comune di Mazara del Vallo, con diversi rappresentanti del settore della ristorazione, alberghiero, turistico in generale, per affrontare alcune problematiche relative alla cosiddetta “fase 2” dell’emergenza covid-19.
“Plaudiamo –ha sottolineato Ingargiola- all’iniziativa promossa dall’Amministrazione del Città di Mazara del Vallo che la nostra Federazione ringrazia per l'invito all’importante incontro con piccoli e grandi imprenditori, tutti ben desiderosi di intraprendere il dialogo con il Comune, e con tanta voglia di capire quali possano essere le soluzioni e gli interventi da implementare per il periodo post covid-19 a seguito della volontà, seppur non palese, ma plausibile, del Governo nazionale di riattivare, con un movimento d’inerzia, il sistema produttivo. Il nuovo mercato –ha aggiunto il Responsabile di CIFA Trapani- ci porta a disegnare un nuovo modello organizzativo del lavoro, senza dubbio più vicino all'amministrazione Comunale e agli enti preposti alla pubblica amministrazione”.
Gaspare Ingargiola ha pertanto spiegato: “in primis si registra il ricorso ad interventi di carattere tecnico-sanitario. La richiesta fatta dagli imprenditori è stata quella di avere, prima ancora dei controlli, dei protocolli chiari per essere accompagnati nella sistemazione dei singoli locali per la riapertura. Questi interventi sono necessari e pertanto sono allo studio da parte di tecnici sistemi di impresa per poi essere diramati nei vari esercizi ‘front on’. È vero che il Governo ha adombrato quelle che possono essere le richieste di liquidità. Difatti oggi servirebbe l’immissione di liquidità nel sistema produttivo, ciò a prescindere dalla richiesta della singola impresa, e non ‘garanzie’ che vengono poi perse nei meandri degli Istituti bancari. Servono decisioni fattive e non promesse, con queste si riaprirebbe la ‘giostra’ delle false illusioni degli imprenditori siciliani.
La nostra Confederazione –ha concluso Ingargiola- avrà una “mission” da portare avanti una volta creato questo nuovo sistema, di carattere “collettivistico”, con gli imprenditori: dare loro la nostra disponibilità, incentivando e accompagnando, in sinergia ed armonia con la P.A., le idee per il rilancio di in un nuovo sistema ove non venga calpestata la dignità dei lavoratori ma regni sovrano il rispetto della libertà di applicare regole sane e di immediata applicazione”.