Infiammano le polemiche a Trapani sul ricorso al DPCM del presidente Giuseppe Conte messo in atto dal sindaco Giacomo Tranchida.
Per le opposizioni si tratta dell’ennesimo comportamento del sindaco volto ad attirare l’attenzione su un operato non sempre concreto.
Le consigliere grilline, Francesca Trapani e Chiara Cavallino, hanno affidato ad una nota le critiche rivolte a Tranchida: “Non si capisce con quanti mazzi di carte stia giocando il Sindaco. Un giorno scalpita per aggiudicarsi il tristissimo primato di prima amministrazione comunale che impugna il DPCM, sfruttando per le sue finalità politiche la comprensibile disperazione dei tanti trapanesi che in questo momento stanno vivendo una situazione di grande difficoltà per il protrarsi dello stop delle proprie attività; il giorno dopo, va a consegnare simbolicamente le chiavi della Città al Prefetto, come un Ponzio Pilato che se ne lava le mani quasi incoraggiando alla protesta il popolo che fuori dal Palazzo attende di sapere cosa intenda fare. Sindaco, “lavarsi spesso le mani” per combattere l’epidemia, non era inteso in questo senso!”.
Solo qualche settimana prima era nata una chat su whastapp denominata “Cabina di regia” con cui i consiglieri comunali avrebbero dovuto apportare il loro contributo per aiutare la città, piegata in due da una crisi economica molto forte.
Le consigliere del Movimento Cinque Stelle, dopo avere accettato per senso di responsabilità verso la collettività, ne hanno preso le distanze: “Non possiamo che prendere atto del fatto che si tratti solo di un coinvolgimento di facciata, e ce ne tiriamo fuori, perché il grido di allarme dei ristoratori e dei commercianti trapanesi, è il Sindaco che deve ascoltarlo, e non può pensare di scaricare su altri livelli istituzionali l’onere delle decisioni che competono alla sua amministrazione”.
Le due rappresentanti di Palazzo Cavarretta non lasciano dubbi all’interpretazione: il governo centrale sta agendo bene, nella tutela della salute di tutti senza correre il rischio di ricadute o di una nuova fase 1, aggiungendo che il sindaco si presta allo sciacallaggio politico e annunciano due emendamenti a loro firma che prevedono l’esenzione di TARI e TOSAP per dare ossigeno a chi è costretto a rispettare la chiusura: “La via dell’esenzione è una strada immediatamente percorribile da questa amministrazione e ci aspettiamo che i nostri emendamenti vengano approvati dal Consiglio Comunale”.
Non si è fatta attendere la replica di Tranchida, abituato al botta e risposta, secondo cui l’attacco delle consigliere pentastellate sia personale e non politico: “Con non poco stupore apprendo del gratuito attacco alla mia persona, reo di aver incaricato l'ufficio legale d'impugnare alcune delle contraddittorie, ingiustificabili e sperequate misure previste nell'ultimo DPCM del premier Conte, relativamente alla condizione epidemiologica siciliana e trapanese, rispetto al nord del Paese, ancora una volta richiamando il Governo nazionale (oltre che quello regionale) all'immediato ristoro e soccorso finanziario alle imprese ed alle famiglie. La pazienza, come la comprensione, ha un limite, ma la sofferenza non ha più limiti”.
Tranchida passa all’attacco sostenendo che nessun contributo in termini di idee è stato dato dalle consigliere al Piano di sostegno per le micro imprese trapanesi: “Ci auguriamo che trovino almeno il tempo di leggerlo, rendendosi conto che trattasi dell'unico modo legittimo per dare una mano d'aiuto (alias contributo/sgravio) alle piccole imprese trapanesi senza far di contro aumentare di circa 600.000 € (ipotesi 3 mesi di moratoria) la tassa dei rifiuti in capo ai cittadini trapanesi”.
Come sovente capita Tranchida quando è nervoso inizia ad offendere, pensando così di neutralizzare l’avversario: “Modestamente consiglierei loro di studiare un pochino di più, magari evitando di stare sempre su Facebook, così meglio facilitando altra importante connessione per chi vuole imparare ad amministrare seriamente un comune: quella tra il cervello e il mal di pancia (difesa ad oltranza dei provvedimenti del premier Conte), prima di aprir bocca e presentare emendamenti che possono trovare il parere negativo degli uffici comunali in quanto privi di copertura finanziaria”.
Infine, per non fare mancare nulla, il sindaco taccia le due rappresentanti istituzionali come “Scartine”: “Dimenticavo, non mi piace molto perder il mio tempo nel giocare a carte, ad onor del vero, ancor meno con le scartine. Trovo più doveroso da parte mia impegnarmi per tutelare gli interessi tutti della comunità trapanese, anche delle famiglie e degli imprenditori che tifano 5 Stelle”.
Non si comprende perché quanti votino Cinque Stelle per il sindaco siano “scartine” e “tifosi” se invece votano Pd sono tutti “scienziati” e “carte da 90”.
Intanto il consiglio comunale è tornato a riunirsi da remoto, i consiglieri Anna Garuccio e Giuseppe Lipari, del movimento Via, presenteranno un loro emendamento con cui chiederanno di applicare le riduzioni necessarie a tutti i commercianti e imprenditori che hanno subito la chiusura delle loro attività, ricorrendo allo strumento delle “riduzioni atipiche” previste dalle legge 147 del 2013.
A scrivere al sindaco, perché preoccupata dalla facoltà di rientro in Sicilia, a partire dal 4 maggio, di molti che lavorano e studiano al Nord, è la consigliera Giulia Passalacqua che indica anche una strada da seguire per evitare una eventuale impennata di contagi: “ Ribadendo l'apprezzamento personale a tale provvedimento che permette a tanti giovani e lavoratori di ricongiungersi ai propri cari e ai propri familiari, la sottoscritta si fa portavoce della preoccupazione che tanti cittadini le hanno manifestato, ovvero non si può nascondere che la nostra provincia è stata tra le più basse per numero di contagi e che tanti cittadini arriveranno da provincie e regioni con altissimi tassi di contagio, non può sfuggire che detta contingenza sia un serio rischio per tutta la cittadinanza, pertanto le chiedo se non sarebbe opportuno invitare tutti coloro che arrivano da regioni diverse dalla Sicilia a sottoporsi a 2 tamponi per escludere casi di portatori sani del virus e di farsi portavoce presso l'Asp di Trapani affinché la stessa predisponga entro il 4 maggio un adeguato servizio”.