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03/05/2020 08:10:00

Trapani, i consiglieri di maggioranza all'attacco: "Noi siamo i buoni"

 Nella giornata del primo maggio la giunta trapanese, presieduta dal sindaco Giacomo Tranchida, ha adottato il provvedimento che prevede una serie di misure e di aiuti per le piccole imprese, attività commerciali, che hanno subito lo stop in seguito all’emergenza da Covid-19.

Lo scontro si è consumato qualche giorno fa in consiglio comunale tra i consiglieri che hanno votato favorevolmente un emendamento presentato da Anna Garuccio e Giuseppe Lipari, con cui si prevedeva il non pagamento della Tari per tutte le attività che non hanno avuto introiti negli ultimi due mesi.

E’ di ieri un documento, molto pesante, a firma di tutta la maggioranza consiliare che prende le distanze dalla Garuccio e da Lipari, quindi anche da tutti i consiglieri che hanno votato favorevolmente.

Avere un pensiero contrario è lesa maestà, o tutti omogenei oppure nemici, anzi maligni.

Così la maggioranza taccia come “Maligna strategia” quella dell’opposizione, volta ad alimentare la disperazione nella cittadinanza: “Facendo credere che gli imprenditori sono stati lasciati soli e che questa Amministrazione non sta lavorando per il loro bene rafforza, ancor di più, il nostro impegno verso la Comunità. Ai maligni rispondiamo con la trasparenza che contraddistingue il nostro lavoro, con tutto l’amore che abbiamo per questa Città e che muove le nostre scelte. Ai maligni rammentiamo che il 12 luglio 2018 anche loro hanno giurato di adempiere alle funzioni con scrupolo e coscienza, nell’interesse del Comune e della collettività. Ne hanno compreso il valore? Noi, a differenza dei maligni, abbiamo giurato consapevoli dell’importanza del ruolo svolto e della solennità dell’atto che stavamo compiendo. Il 30 Aprile siamo stati ancora una volta coerenti con il giuramento prestato: abbiamo ascoltato anche coloro che promettevano un lavoro di squadra per la ripartenza post covid19. Purtroppo, abbiamo sbagliato!”.

Verrebbe da scrivere “Tremate, tremate, le streghe son tornate”. Chi sono i maligni? E chi sono i buoni? C’è veramente questo settarismo tra il bene e il male?
I buoni, cioè quelli del comunicato stampa, sono gli stessi che parlano di gioco di squadra e di senso di bene comune, poi inneggiano all’inferno tacciando altri consiglieri, colleghi, come maligni.
Nemmeno Dante sarebbe riuscito a fare di meglio.
Nel comunicato aggiungono: “Questa non è la Politica che vogliamo per Trapani; infatti, ieri, simbolicamente il 1 Maggio, per ripartire con l’impegno a sostegno e tutela del lavoro di tutti, l’Amministrazione ha approvato un regolamento per garantire aiuti concreti alle imprese trapanesi per il prossimo triennio. Un regolamento – conosciuto da oltre 1 settimana anche dall’opposizione!- che guarda al domani di questa città e della nostra comunità, introducendo contributi volti ad alleviare il peso di TARI, TOSAP ed imposta sulla pubblicità del 2020 per le micro e piccole imprese trapanesi, oltre ad ulteriori misure di sostegno in grado di investire e di assicurare – anche nel prossimo futuro – la ripresa della nostra città. Un’azione tangibile!”.
Chi non condivide quel documento è un maligno, reo di avere presentato un emendamento, magari anche non opportuno, ma pur sempre nelle spettanze di un consigliere comunale (altrimenti si chiama sistema totalitario): E’ bene che sappiate, infatti, che, da un lato, si chiedeva di soddisfare solo alcune domande degli esercenti, applicando un criterio cronologico e, dall’altro, di far pagare l’intera TARI, esentata a pochi “fortunati”, a tutti i contribuenti trapanesi. Noi aiuteremo realmente tutti, non solo chi arriva prima”.
I buoni, e cioè: Anna Lisa Bianco, Salvatore Daidone, Domenico Ferrante, Laura Genco, Rocco Greco, Giuseppe Guaiana, Vincenzo Guaiana, Giuseppe La Porta, Alberto Mazzeo, Giulia Passalacqua, Marzia Patti, Giuseppe Peralta, Grazia Spada, Massimo Toscano, Andrea Vassallo, Santo Vassallo, Giuseppe Virzi, nientepopodimeno ché rinnovano il loro giuramento: “Oggi più che mai sentiamo il dovere di rinnovare il nostro giuramento: giuriamo di starvi accanto e di lavorare, con ciascuno di voi, cittadini ed imprenditori, con tutte le risorse a nostra disposizione, per Trapani”. Amen.

Qui la replica di Garuccio e Lipari:

Gira da ore su molti organi di stampa una nota inviata e firmata da tutti i consiglieri di maggioranza con allegato un documento privo di qualsiasi stemma del Comune di Trapani. Il contenuto di tale documento riporterebbe i pareri sul nostro subemendamento, riferendo parere tecnico CONTRARIO e parere contabile FAVOREVOLE, con l’avallo del parere FAVOREVOLE del Revisore dei Conti. Motivazione a cui si aggrapperebbero i suddetti consiglieri di maggioranza che HANNO BOCCIATO IL NOSTRO EMENDAMENTO.
Orbene, quanto riportato nel documento allegato dalla maggioranza, si scontra con la diretta streaming del Consiglio Comunale, visibile a tutti sul Sito Ufficiale del Comune. Per l’esattezza, a partire da 2 ore e 26 minuti, il Dirigente, dante parere tecnico, pur spiegandone la difficoltà, asserisce che per lui “non ci sono problemi” (2:28:56). Segue il parere FAVOREVOLE del Revisore dei Conti. Non lascia spazio ad alcun dubbio l’affermazione del Presidente del Consiglio Guaiana che, a seguito della domanda posta dal Consigliere Lipari: “allora i pareri sono tutti favorevoli?”, risponde chiaramente “DA QUELLO CHE ABBIAMO APPRESO I PARERI SONO FAVOREVOLI” (2:29:56). E’ POSSIBILE MAI CHE NESSUNO DEI 17 CONSIGLIERI DI MAGGIORANZA, FIRMATARI DEL DOCUMENTO ODIERNO, NON SI SIA ACCORTO DI QUANTO DETTO IN AULA CIRCA I PARERI DEL SUBEMENDAMENTO?!
Fermo restando che anche se solo uno dei tre pareri fosse stato contrario, il Consiglio avrebbe potuto votare favorevolmente in forza degli altri due pareri contabili positivi, così come avvenuto in altre occasioni. Pertanto la motivazione addotta lascia il tempo che trova.
Rimane da chiarire un fatto molto più serio, ovvero la matrice di un documento privo di qualsiasi logo del Comune di Trapani, allegato ad un altro documento sottoscritto dai 17 consiglieri di maggioranza ed inviato agli organi di stampa, il cui contenuto, relativo all’ultimo subemendamento, non corrisponde al parere a cui abbiamo assistito in aula e che oggi è possibile udire e vedere tra i video delle sedute del Consiglio Comunale.
Giova ricordare che il nostro Emendamento con il 3^subemendamento annesso, era mirato a riconoscere alle imprese costrette alla chiusura a causa del coronavirus, l’esenzione totale dalla TARI (sia sulla parte fissa che su quella variabile) per tutto l’effettivo periodo di chiusura obbligatoria imposto dalla normativa d’urgenza, e che per talune sarà più esteso di due mesi.
Misura tra l’altro possibile ai sensi della legge n. 217/2013 comma 660 che consente riduzioni o esenzioni atipiche attraverso lo spostamento di somme nel bilancio, senza alcun aumento in bolletta per gli altri utenti. Riteniamo infatti che in epoca di grave crisi come questa le imprese in difficoltà vadano aiutate in maniera semplice, chiara e senza condizioni.