Da oggi in Italia scatta la Fase 2. Il premier Conte su Facebook: «è quella della convivenza con il virus, una nuova pagina che dovremo scrivere tutti insieme». Circa 4,4 milioni di persone toneranno al lavoro. Sabato sul sito del governo sono state pubblicate le risposte (Faq, Frequently asked questions) a una serie di dubbi relativi al nuovo decreto del presidente del Consiglio che sarà valido fino al 17 maggio.
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Sono consentiti solo gli spostamenti per incontrare i propri congiunti. È comunque fortemente raccomandato di limitare al massimo gli incontri con persone non conviventi. Devono però essere rispettati: il divieto di assembramento, il distanziamento interpersonale di almeno un metro, l’obbligo di usare le mascherine per la protezione delle vie respiratorie.
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Per il governo i «congiunti» sono: i coniugi, i partner conviventi, i partner delle unioni civili, le persone che sono legate da uno stabile legame affettivo, i parenti fino al sesto grado (come, per esempio, i figli dei cugini tra loro) e gli affini fino al quarto grado (come, per esempio, i cugini del coniuge). Una circolare di ieri del Viminale indirizzata ai prefetti fornisce una nuova definizione di «congiunti»: citando una sentenza della Corte di Cassazione, parla infatti di «relazioni connotate “da duratura e significativa comunanza di vita e di affetti”».
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Da oggi si può tornare a effettuare a correre e fare sport, individualmente, anche distanti da casa. Cadono i limiti di distanza, permessi footing, bici, nuoto e tutte le discipline individuali anche lontano da casa.
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In una circolare emessa ieri, il Viminale invita i prefetti a trovare il punto di equilibrio tra la salvaguardia della salute pubblica, «da perseguire essenzialmente con il divieto di assembramento e più in generale con il distanziamento interpersonale e ogni altra forma di protezione individuale», e l’esigenza di «contenere l’impatto sulla vita quotidiana dei cittadini». Dal ministero dell’Interno anche la sottolineatura della «assoluta necessità di far leva sul senso di responsabilità dei singoli».
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Da oggi si prevedono due milioni di passeggeri al giorno su mezzi pubblici che, in media, avranno il 25% della normale capienza. A bordo di autobus, tram o metro si dovrà viaggiare a distanza di un metro dal vicino e indossando la mascherina. Che potrà essere anche di stoffa (sciarpe o foulard). A Milano e Firenze all’obbligo di mascherina si unisce quello di indossare i guanti. Da Milano a Roma, da Torino a Palermo le corse saranno aumentate almeno del 30% rispetto al lockdown e spalmate su un arco temporale più lungo. Viene consigliato ai passeggeri di evitare gli orari di punta, dalle 7 alle 9 e dalle 17 alle 19. A controllare il rispetto delle norme saranno anche duemila volontari della Protezione civile collocati alle fermate dei bus e nelle stazioni delle metropolitane.
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Per i 4,4 milioni di persone che torneranno al lavoro in caso di controlli basterà il tesserino come giustificazione. «Finisce la stagione delle comunicazioni ai prefetti per aprire le fabbriche. Da oggi, secondo le nuove Faq pubblicate sul sito del Governo, l’elenco delle attività produttive contenuto all’allegato 3 del Dpcm del 26 aprile deve ritenersi “esaustivo”. Via libera alla ripresa di manifattura (tessile, moda, auto, mobili), costruzioni e commercio all’ingrosso delle relative filiere, industria estrattiva. Potranno riaprire i battenti anche i settori del restauro delle opere d’arte e quello della riparazione e manutenzione di materiale rotabile, così come i concessionari di auto. Tutti obbligati a rispettare i protocolli allegati al decreto, pena “la sospensione dell’attività fino al ripristino delle condizioni di sicurezza”» scrive Il Sole 24 Ore.
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C’è un nuovo modulo da scaricare per l’autocertificazione. Si potrà utilizzare anche il modello precedente, quello valido fino a ieri, barrando le voci non più attuali. Sul modulo, che resta necessario per autocertificare le visite ai congiunti, non bisognerà indicare il nome della persona che si va a trovare (privacy). Il documento va compilato anche per le visite mediche.
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Da oggi si possono tornare a celebrare i funerali in forma pubblica ma solo con un gruppo limitato a 15 persone. Sabato sera il comitato tecnico-scientifico ha fatto marcia indietro e cancellato l’obbligo di termoscanner o termometri digitali.
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Per Walter Ricciardi, consigliere del ministro alla Salute Speranza: «Non è ancora finita». Ci vorranno due settimane per «vedere se la malattia torna a diffondersi in modo esponenziale» e «voglio ricordare che come si è aperto si può anche richiudere. Per farlo abbiamo degli indicatori che ci permettono di prendere misure correttive nel caso di un ritorno dell’epidemia. Le chiusure se le cose vanno male avvengono automaticamente».
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Secondo l’infettivologo del San Martino di Genova Matteo Bassetti «il caldo non ammazzerà il virus, in autunno dovrebbe ripresentarsi in versione ridotta»
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Il 62% degli italiani pensa che avrà bisogno uno psicologo per affrontare il ritorno alla normalità. Stando a un’indagine dell’Istituto Piepoli per il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi, tale necessità in chi vive in coppia è doppia.