Il boss Gaetano Riina resta in carcere a Torino e non usufruirà come è capitato con altri boss degli arresti domiciliari per via dell'emergenza Coronavirus. Il magistrato di sorveglianza ha deciso che il fratello di Totò Riina, nonostante si anziano, malato - ha un solo rene - dovrà continuare a scontare la sua pena in cella, perché le sue condizioni sono discrete.
Una decisione che evita che un boss eccellente, come è già capitato per altri, lasciasse il carcere. E' accaduto tra i 376 che hanno fatto richiesta di scarcerazione con Francesco Bonura e Giuseppe Sansone, ma anche con chi è condannato all'ergastolo per essere stato uno dei carcerieri del piccolo Giuseppe Di Matteo, Gangi Cataldo Franco, che è tornato a casa, a Geraci Siculo.
Per Riina l'avvocato Pietro Riggi e il collega Giuseppe Valerio La Barbera proveranno a fare ricorso appellandosi al fatto che il loro assistito soffre di diabete, è cardiopatico e ha un enfisema polmonare, e dunque, secondo il quadro clinico, rientrerebbe nei casi a rischio da contagio Covid.