Una scuola abbandonata, la Buscaino Campo di Trapani, e due Enti, Comune e Libero Consorzio Comunale, che si rimpallano le accuse sulla revoca, da parte della Regione siciliana, del finanziamento per la ristrutturazione del plesso che si trova nelle adiacenze del porto peschereccio, in una zona assai caratteristica della città. Sullo sfondo, un terzo Ente: l’Agenzia del Demanio proprietaria dell’area dove ricade l’immobile.
Un tempo la Buscaino Campo pulsava di vita: studenti, professori, genitori che venivano a lasciare e a riprendere i loro figli. Era la scuola del quartiere, popolato soprattutto da pescatori. Era il punto di riferimento, con il suo campo di basket, per i giovani che volevano praticare sport, stando lontani dalla strada e dalle sue insidie. Oggi nulla di tutto questo. Solo degrado e desolazione. Ricettacolo per ladri, vandali e tossicodipendenti. Comune e Libero consorzio, invece, di rimboccarsi le maniche per trovare una intesa per il rilancio dell’immobile, litigano come comari.
“E’ colpa tua”, “No, è colpa tua”. Riprovevole. E il valzer delle responsabilità ha mandato in fumo un finanziamento di circa 400 mila euro, anche se il progetto – alla luce anche dei tanti saccheggi e danni subiti dalla scuola – ha un costo di un milione di euro. In contrapposizione – già divisi per altre vicende e sempre in danno della collettività trapanese – il sindaco e il commissario straordinario. Due teste diverse. Due anime contrapposte. Due “prime donne” che ormai litigano su tutto. Anche sulla scuola.
Il Libero Consorzio di Trapani Accusa il Comune - Così scrive Raimondo Cerami: “La revoca del finanziamento va attribuita all’inerzia del Comune di Trapani. L’immobile, infatti, è nella disponibilità del Comune, unico obbligato alla custodia e conservazione del bene demaniale che a suo tempo gli è stato affidato per finalità scolastiche”. Ed aggiunge che la “Buscaino Campo, alla pari di altri immobili scolastici e non, nella proprietà o nella disponibilità del Comune di Trapani è stato inserito nella trattativa che il Libero consorzio ha avviato con il Comune nell’ambito del piano di razionalizzazione degli affitti passivi di immobili ad uso scolastico riguardante il comprensorio di Trapani”. Cerami ricorda che “dopo lunghe interlocuzioni, la trattativa con il Comune di Trapani si è interrotta in quanto l’amministrazione comunale non è stata in grado di offrire immobili comunali da destinare a scuole medie superiori di secondo grado, fatta eccezione per 2 scuole e segnatamente la “Buscaino Campo” e la “ Livio Bassi” , che però avrebbero richiesto consistenti interventi di ristrutturazione e risultavano privi delle verifiche sismiche che, ripetutamente e per lungo tempo richieste da questo Ente, non sono state mai prodotte dal Comune”.
"Alla luce di ciò, il Libero Consorzio - prosegue Cerami - ha quindi dovuto prendere atto, con riguardo ai due immobili, dell’assenza di elementi di natura tecnica (assenza delle verifiche di vulnerabilità sismica) utili per effettuare delle concrete valutazioni, in termini economici, circa il rapporto tra i costi degli interventi edilizi sugli immobili e i risultati conseguiti, con la conseguenza di dover ricercare altre soluzioni che non contemplavano più detti immobili".
"Tale percorso attuativo – continua Cerami - della politica di razionalizzazione degli spazi ad uso scolastico riguardante il comprensorio di Trapani, è stato oggetto della Deliberazione commissariale n. 9 del 20.01.2020, opportunamente notifica al Comune di Trapani. Il Comune di Trapani non può quindi stupirsi in alcun modo della revoca del finanziamento regionale per la scuola “Buscaino Campo” , visto che deve addebitare solo alla propria inerzia nell'effettuare le verifiche sismiche il mancato accordo con il Libero consorzio per l’utilizzo dell’immobile ad uso scolastico in favore delle scuole di secondo grado”.
Il sindaco Giacomo Tranchida, però, respinge le accuse, rimandandole al mittente. E a sostegno delle ragioni dell’Amministrazione, fa una cronologia della vicenda, indicando due date: 14 febbraio 2019 e 14 febbraio 2020. “Date – precisa il primo cittadino - cui abbiamo rispettivamente: -manifestato (con verbale) alla presenza del Dirigente regionale dell’edilizia scolastica la volontà di investire Comune/Libero Consorzio sulla Buscaino Campo - e data in cui abbiamo ricevuto dalla Regione siciliana l’avvio del procedimento di revoca a seguito di una riunione, nella quale due amministratori della Giunta comunale e il dirigente dei Lavori Pubblici, hanno lealmente manifestato ad un’altra Pubblica amministrazione il mancato sopravvenuto interesse a investire sulla Buscaino Campo e l’impossibilità di fare fronte alla spesa considerati anche i fabbisogni delle classi per le scuole comunali. Altro che doccia fredda per il Comune di Trapani”.
“Siamo stati fin dall’inizio, - prosegue il sindaco - consapevoli della complessità della questione che coinvolge la scuola in argomento – sorta su un terreno di proprietà dell’Agenzia del demanio e concessa al comune di Trapani soltanto per utilizzo scuola. Il tentativo, infatti, di valorizzare l’immobile e tutta l’area per finalità produttive (in maniera coerente con la zona portuale in cui sorge), sono state subito disincentivate dall’Agenzia del Demanio che ci ha chiesto per il trasferimento 1.800.000 € circa. Purtroppo, le azioni vandaliche che si sono susseguite sulla scuola Buscaino Campo dalla chiusura all’ottenimento del finanziamento hanno reso del tutto insufficienti i 400 mila euro finanziati, richiedendone per la riqualificazione una somma superiore al milione di euro”. Nel frattempo, come puntualizza Tranchida il comune di Trapani si è “anche fatto carico della pulizia dell’area chiudendone l’accesso. Nel piano di razionalizzazione degli affitti passivi di immobili ad uso scolastico riguardante il territorio di Trapani, avviato da codesto Libero Consorzio, il Comune di Trapani ha offerto diverse possibilità tra le quali scuola “Buscaino campo”; “Livio Bassi” e l’immobile “ E.De Rosa” e le trattative – conclude Tranchida - si sono “interrotte”, non perché non siamo stati in “grado di offrire immobili comunali”, ma perché gli stessi “avrebbero richiesto consistenti interventi di ristrutturazione (nell’ordine di alcuni milioni di euro)” giudicati – dunque - da codesto Libero Consorzio “evidentemente cari”.
L'iter ripercorso dalla Regione e le inadempienze dei due Enti che hanno portato alla revoca del finanziamento - Prima abbiamo visto le le posizioni di Comune e Libero Consorzio. Per capire bene quanto accaduto c'è anche la nota inviata ai due Enti interessati da parte del Dipartimento dell'Istruzione e della Formazione Professionale - Servizio XI Edilizia Scolastica e Universitaria, relativa al provvedimento di revoca del finanziamento in cui si ripercorre un po' tutto l'iter seguito e che alla fine ha portato alla revoca del finanziamento. L'ufficio ricorda che con una nota del 5 novembre 2018 aveva confermato il finanziamento di 399,597,77 e che la differenza del costo totale dell'opera che è di 1.150.000 euro, doveva essere presa in incarico dall'Ente Comunale nella sua totalità 750.402,23 euro o in alternativa di 345.402,23 visto che il Libero Consorzio Comunale aveva avanzato proposta di cofinanziare il progetto con fondi propri per la restante quota di 405.000,00 euro.
All'incontro del 14 febbraio del 2019 sia il Comune sia il Libero Consorzio confermano la volontà di sottoscrivere una convenzione per la cessione della gestione alla ex provincia della Scuola Buscaino Campo con la finalità di destinare l'immobile a scuola di secondo ciclo. Inoltre viene ricordato che nello stesso incontro del 14 febbraio il Comune di Trapani aveva detto di aver affidato l'incarico per le verifiche di vulnerabilità sismica e che i risultati sarebbero stati acquisiti entro marzo 2019 e comunicati al dipartimento regionale assieme alle determinazioni riguardo al mantenimento del finanziamento, alla convenzione e ad un eventuale progetto rimodulato. Il 27 maggio 2019 il Libero Consorzio Comunale aveva confermato il proprio interesse al finanziamento della Scuola Buscaino Campo e in attesa dei risultati sulla vulnerabilità sismica aveva chiesto una proroga del finanziamento.
Il 6 settembre del 2019 il Dipartimento regionale sollecita sia il Comune che il Libero Consorzio a presentare entro 15 giorni la convenzione tra i due Enti con la cessione della disponibilità della scuola da parte del Comune, il progetto aggiornato, l'impegno per le somme in grado di garantire il costo dell'intera opera e il cronoprogramma dei lavori. Lo stesso dipartimento comunicava che nel caso non fosse stata presentata la documentazione richiesta, avrebbe avviato la procedura di revoca del finanziamento. Infine all'incontro che si è tenuto presso l'Assessorato regionale alle Attività Produttive il 10 febbraio 2020, con gli assessori Patti e Savina e dell'ingegnere Surdo dell'Ufficio Tecnico Comunale, è stato comunicato il mancato riscontro a quanto richiesto dall'ufficio regionale e in occasione di quello stesso incontro l'assessore Patti ha riferito che in una riunione in Prefettura a Trapani il commissario straordinario del Libero Consorzio aveva manifestato il non interesse a trasferire gli alunni nella scuola Buscaino Campo. A questo punto il 14 febbraio 2020, preso atto che non sussistevano più i presupposti per l'utilizzo dei fondi ex Cipe l'ufficio della Regione Servizio XI Edilizia Scolastica e Università ha revocato l’impegno della somma di 399,597,77 euro.