di Giuseppe Prode
Da soli siamo zoppi, ormai è accertato, viviamo una condizione che ci impone pensieri condivisi e se possibile dal basso per una maggiore crescita delle idee. Assisto fin dai primi giorni ad un profluvio di appelli di raccolta firme e qualcosa si è mosso, con lentezza ma si muove. Il mio amico Luca Bergamo (vicesindaco di Roma e Assessore alla Cultura) è stato il primo firmatario di un appello al Ministro Franceschini insieme ad altri suoi colleghi assessori: apprezzo il suo sforzo ma l’Italia è lunga e spesso pensieri condivisi da molti si scontrano con la famosa frase “è materia concorrente “ e in Sicilia che è terra di autonomia ante litteram ci vogliono azioni isolane ancorché echi che chissà quando arriveranno ai confini dell’impero.
E allora perché non ragionare tutti insieme - pubblico e privato - per ripartire fin da subito in vista dell’estate? Avremo spazi aperti, si potrà rimodulare una proposta teatrale una conversazione attorno ad un libro, si potrà pensare della musica. Abbiamo un Consorzio Turismo Sicilia Occidentale che dovrebbe creare flussi di ingresso in questa parte di Sicilia, lo stava facendo ma poi il Covid ha pensato altrimenti e allora dimentichiamoci per tutto quest’anno turismo continentale o estero e proviamo a fare rete sul serio con la prossimità, come ha suggerito fin dall’inizio l’economista Paola Dubini: creiamo un cartellone serio credibile che per mesi coinvolga tutti, apriamo gli spazi e con le dovute accortezze torniamo a vivere la dimensione urbana e il territorio (Marsala resta sempre una città-territorio).
La cultura è un sostantivo strano: evanescente per alcuni concreto e con bilanci solidi per altri, la cultura come volano impiega centinaia di migliaia di persone che lavorano, l’economia della cultura impone certi standard e caratteristiche e noi con un po’ di sforzo comune ce la possiamo fare se insieme.
Oggi per progettare qualcosa che possa far tornare a vivere la Città, domani con visioni e quindi volare alto con progetti quali Europa Creativa, con il Patto per la Lettura opportunamente sostenuto, con la musica con il teatro e dove il pubblico sostiene per questo momento contingente le proposte, e il privato possa essere vicino alla ripartenza con opportune deduzioni e detrazioni e non solamente ad appannaggio del pubblico ma anche del privato - vedere come funziona l’Art Bonus .
C’è bisogno di uno sforzo comune di una visione comune, altrimenti siamo finiti. Propongo un tavolo veloce di confronto dove attori istituzionali e privati possano capire come riaccendere le luci i motori delle idee per ripartire: abbiamo un Parco Archeologico in pieno centro città, lo penso da sempre è il valore aggiunto di questa città, altri posti da inventare e come limite la fantasia.
Siamo stati i primi ad alzare bandiera bianca e se continuano così le cose gli ultimi a ripartire e credo che non ce lo possiamo permettere. Questa cosa impalpabile che è la cosa culturale, è quella che ci ha salvato in questi mesi per tramite di un libro di un film di uno spettacolo teatrale in tv o di una mostra virtuale, bene dietro a tutto questo c’è un mondo fatto di professionisti che rischiano di vedere mesi e mesi di lavoro di produzioni di progettazioni finire nel dimenticatoio e allora capiamo tutti come poter fare oggi per essere solidi domani. Marsala è una città ricca di spunti di persone brillanti e di luoghi unici, fare fronte comune vuol dire rialzarsi e tornare a vivere del nostro lavoro.
È un appello rivolto al Sindaco di Marsala ai suoi Assessori al Consiglio Comunale tutto, al direttore del Parco Archeologico di Marsala, a chi opera nel campo della produzione culturale, alla classe imprenditoriale che spesso è stata vicino con azioni concrete, a Confindustria Trapani, alla Camera di Commercio di Trapani, a Confcommercio Trapani, alle banche insomma al sistema produttivo tutto di un territorio unico nel suo genere. Possiamo rialzarci insieme, da crisi come queste possiamo trarne tesoro e fare proposte che possano generare valori di sussistenza accettabili per tutti.