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14/05/2020 06:00:00

Trapani, l’anno nero del turismo. Ma c’è chi potrebbe salvarsi

Il 2020 sarà l’anno nero del turismo, soprattutto per alberghi e b&b. Mentre potrebbero avere qualche chance le case vacanza e villette, magari con piscina.
In provincia di Trapani negli ultimi anni la stagione turistica è stata un’incognita a causa della crisi dell’aeroporto di Birgi.

Quest’anno è il Coronavirus a bruciare una grossa fetta del Pil provinciale, quello che si basa sul turismo. Non solo alberghi e b&b, il lockdown e le restrizioni imposte per contenere la diffusione del Coronavirus hanno messo ko tutte quelle attività dell’indotto e la ristorazione.

Già, la ristorazione. Dal 18 maggio bar e ristoranti potranno riaprire al pubblico. Potranno. Ma a Trapani e dintorni in tanti lasceranno saracinesche abbassate, sedie sui tavoli, e cucine chiuse.

Nel corso di una delle videoconferenze organizzate da Trapani Welcome sullo stato del settore turistico, è stato lanciato un sondaggio tra i ristoratori. E’ stato chiesto ad un campione di ristoranti se, con le nuove disposizioni anti-covid, conviene riaprire.
Ebbene, l’86,7% ha risposto No, non è conveniente riaprire con coperti più che dimezzati e costi enormi di gestione da garantire.

 

Non va meglio per le strutture ricettive.

“Aspettiamo un protocollo ufficiale per la riapertura. Siamo amareggiati che il governo non ci stia ascoltando. In questi due mesi c’è stato un calo di fatturato del 95%. Ad oggi molti alberghi e strutture ricettive non apriranno. Soprattutto le grandi strutture con un’occupazione pari al 20% non riuscirebbero a coprire i costi. Se le cose cambieranno sulla mobilità tra le regioni allora potrebbe migliorare qualcosa”, è l’analisi di Antonio Marino, presidente di Federalberghi Trapani.

“La prospettiva è molto incerta. Molte strutture non riapriranno. Per le strutture ricettive dopo due mesi di fatturato zero la stagione estiva sarà un disastro”, dice Melchiorre Miceli, presidente dell’Associazione operatori turistici di San Vito Lo Capo, la città del turismo per eccellenza in provincia di Trapani. “I protocolli di sicurezza sono il male minore in questo momento. Le restrizioni sugli spostamenti, e la crisi economica che stanno vivendo le famiglie, non permettono di prevedere un flusso turistico certo. Si parla di incentivare il turismo intraregionale, ma in condizioni normali il turismo siciliano copriva una fetta del 30% a San Vito, adesso sarà difficile. Il problema è che alberghi e b&b devono comunque affrontare dei costi, che non si sa come verranno coperti”.


Nel frattempo è destinato a cambiare il modo di alloggiare, e le previsioni danno una trasformazione della domanda di strutture ricettive.


I proprietari di piccole case, b&b, stanno abbandonando il sistema dell’affitto per poche notti per affittare, perdendo considerevolmente profitti, per lunghi periodi. Non essendo più preventivabile un genere di locazione a breve termine i proprietari preferiscono affittare a famiglie e per periodi più lunghi. Anche perchè non sono ancora chiare le regole che, eventualmente, dovranno seguire alberghi e piccole strutture ricettive. Ad esempio una piccola struttura, un b&b con poche camere nel centro storico di Trapani o Marsala, con la cucina in condivisione, non potrà garantire distanziamento sociale tra persone di nuclei familiari diversi ed eventualmente la sanificazione quotidiana sarebbe molto costosa. Anche per questo i proprietari sono direzionati verso gli affitti a lungo termine.


In più c’è una forte richiesta di case vacanze, villette, e preferibilmente con piscina.
Da Trapani a Marsala, a San Vito, i pochi che sceglieranno queste mete potrebbero preferire le case indipendenti in campagna. Sono le soluzioni che sceglierebbero le famiglie per non creare assembramenti con altre persone e essere sicuri di garantirsi il famoso distanziamento sociale.

In questo senso pare che fiutando l’affare molte case vacanze e villette vadano per la maggiore nei principali siti di prenotazione online.
E i prezzi? In alcuni casi sono addirittura aumentati. Chi ha una villetta con piscina sa che l’avrebbe in ogni caso affittata a persone con considerevoli capacità economiche, e quindi ecco che i prezzi schizzano su. Questo però può andare a discapito di quelle famiglie che non vorrebbero rinunciare ad una piccola vacanza, ma sentendosi “sicuri” in una casa indipendente.


“Non mi risulta che ad oggi ci siano speculazioni”, dice, però, il presidente di Federalberghi Trapani. “Anzi, i prezzi, non solo per hotel e b&b, sono stati ridotti. E’ vero che ci potrà essere una crescita maggiore su villette e case vacanze. Lì ci sarà maggior richiesta ma ad oggi non abbiamo registrato un rincaro”, aggiunge.
Sarà una stagione particolare, che oggi è impossibile preventivare.
Distanziamento sociale, norme di sicurezza e igiene da rispettare, crisi economica, sono gli ingredienti di questo anno nero del turismo in Sicilia e in provincia di Trapani