Il Sindaco Tranchida si blinda. Nasce il gruppo "Trapani è"
Si blinda ancora di più il sindaco Giacomo Tranchida. A Trapani in consiglio comunale nasce il super gruppo composto da 7 componenti: Annalisa Bianco, capogruppo, Grazia Spada, Marzia Patti, Rocco Greco, Laura Genco, Santo Vassallo, Giuseppe Virzì. Il neo gruppo consiliare si chiama “Trapani è”, i consiglieri lasciano il gruppo misto e blindano il sindaco Tranchida e il suo operato. Perché sia chiaro che politicamente l’operato non è dei consiglieri comunali, che in aula ratificano quello che l’amministrazione predispone, è questo il ruolo che la maggioranza ha deciso di assumere.
In aula poi il sindaco ha ringraziato il gruppo formatosi ma non ha mancato di fare un affondo contro coloro che intenderanno intralciare l’operato politico dell’amministrazione comunale. Leggasi per intralcio "pensiero diverso".
Quindi o tutti allineati o nemici da combattere.
A fine seduta un post ironico della consigliera Francesca Trapani, Cinque Stelle, rende il senso di quello che è stato detto in aula: “Raramente mi trovo a concordare con il Sindaco Tranchida sul piano politico ma stavolta non posso che appoggiare le sue ponderate parole pronunciate dallo stesso durante il consiglio comunale, senza sé e senza ma: "chi crea un danno a questa città è un delinquente politico che il Sindaco non ha difficoltà a citare nelle opportune sedi, insieme a chi infanga e offende le persone e la loro sfera personale". Lo invito pertanto a denunciare, con nomi, cognomi e fatti alla mano, nelle opportune sedi giudiziarie, coloro che mettono in atto un simile becero comportamento. Su una cosa non ho dubbi: della elevata correttezza morale di Tranchida, al di là delle polemiche che ci coinvolgono sul piano politico. Sono certa, come già ho avuto opportunità di dirgli in diretta streaming, che non si sottrarrà a questa giusta battaglia. Io sarò al suo fianco”.
Si torna al vecchio ritornello, insomma, dove il sindaco Tranchida non ha remore ad etichettare come “delinquenti politici” quanti usano/ osano contrastare in malo modo l’amministrazione”.
La consigliera Trapani si sofferma sul fatto che il Primo Cittadino ha parlato di “Serpi, pseudo mafiosi, spero non si riferisse a qualche consigliere, non credo che direbbe mai nulla di simile ad un consigliere “.
Già qualche giorno prima si era consumato lo scontro tra Tranchida e il consigliere Giuseppe Lipari, reo di avere presentato una interrogazione a risposta scritta sul campo Coni e per questo tacciato di disonestà intellettuale: “Di queste settimane terribili anche i miei colleghi di Giunta sono stati impegnati ed esposti in prima persona sul “fronte” dell’emergenza sanitaria e di sicurezza e tenuta socio-assistenziale. Così pure gli impiegati comunali ed il sistema complessivo statale. Dal sistema sanitario alle forze dell’ordine ordine ed in maniera oltremodo encomiabile al variegato mondo del volontariato, da quello cattolico organizzato alla Croce Rossa a tutti quanti altri volontari anche singoli cittadini, sarte comprese. Che qualche disonesto culturalmente consigliere comunale vada a speculare sul pronto efficientamento di un campo sportivo, CONI compreso, peraltro non sottaciuto in seno alla stessa omnia ordinanza sindacale del 4/5, dileggiando intanto gli sforzi degli Assessori in primis, con affermazioni allusive anche gravi. “Forse chi avrebbe dovuto curarsi di tutto ciò, è stato troppo impegnato a distribuire mascherine o buoni alimentari porta a porta”. Se lo conosci lo eviti - a ragion veduta mi rinfacciano alcuni per non aver ascoltato i loro consigli al momento della formazione delle liste, dando credibilità a giovani rivelatesi presto vecchi dentro. Chiedo scusa a costoro ed ai cittadini trapanesi, non capiterà più per il futuro. Anche se tardivamente, ho messo alla porta costui e il foglio, questo sì di VIA (!) non prevede ritorno ne da porta alcuna, ne da finestre secondarie”.
Il comunicato del sindaco non lascia dubbi sul fatto che a comandare sia lui, che dispone chi mettere alla porta, chi è degno di fare politica e chi no.
L’accusa del sindaco Tranchida a Lipari è anche quella di essere entrato a far parte del Movimento Via, non è mancata la risposta del consigliere: “Scivolano VIA le offese e le provocazioni del nostro primo cittadino il cui stile è ormai noto a molti, soprattutto a quei cittadini che son vittime dei suoi messaggi privati notturni su Facebook. Tutti si sono accorti dello spessore politico e culturale del Sindaco Tranchida e la macchina del fango e dei MASCARIAMENTI da lui guidata sta andando a sbattere contro il muro della libertà e della verità, vero ossigeno della democrazia. È fuorviante rendere la cittadinanza partecipe del triste ed indecoroso spettacolo che da un lato vede me (ed anche altri consiglieri di minoranza) avanzare proposte ed osservazioni per il bene della città e dall’altro il Sindaco Tranchida che invece, senza mai entrare nel merito delle questioni, sfodera perle di eleganza come “Vai a bere il latte, Non faccio il Baby Sitter, Enfant Prodige Fallito, Maligni, Disonesto Culturalmente” ed altri ben più gravi indegni di menzione. Eppure sul tema CONI ritengo di aver svolto il mio dovere di consigliere, alternativo a questa Amministrazione, in maniera composta e collaborativa, oltreché rivolta alla tutela dell’interesse di quegli atleti e cittadini trapanesi desiderosi di tornare ad allenarsi in una struttura adeguata”.
Il consigliere poi si sofferma sul programma elettorale, non realizzato in due anni di amministrazione: “Il bluff del nostro primo cittadino, rivelatosi incapace di realizzare l’ambizioso programma elettorale proposto sta solo aggravando lo stato della città. Trapani, infatti, solo per fare degli esempi non esaustivi, continua ad avere la terza TARI più alta d’Italia, continua ad erogare a giorni alterni acqua sporca a casa dei cittadini e continua a sversare le fognature nel mare che dovremmo valorizzare in chiave turistica. Eppure i soldi per attuare le opere correttive ci sono e girano. Eccome se girano. Da Cambia-Menti a Cambia-NENTI è un attimo”.
