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20/05/2020 06:00:00

Sicilia. Torna la movida, ma così si chiude tutto. Mascherine, revocata l’ordinanza a Marsala

Tanti giovani, poche mascherine. E’ ripartita così la movida a Palermo e le immagini del quartiere della "Vucciria", con tanti locali affollati, fanno il giro d'Italia. E con il sindaco Orlando e il governatore Musumeci che minacciano di chiudere di nuovo tutto, dopo appena due giorni dalla fine del lockdown.


Il sindaco Leoluca Orlando pronuncia il suo ultimatum: "Bisogna smettere di fare passeggiate inutili nella stessa strada, come si fa in alcune ore della sera, creando condizioni per un danno irreparabile a una ripresa lenta ma necessaria".


E ancora: "Ricordo di rispettare le disposizioni del governo nazionale e del presidente della Regione. Il sindaco ha solo un potere: chiudere alcune zone. Mi auguro di non essere costretto a farlo".
Due giorni dopo la fine del lockdown anche il presidente della Regione Nello Musumeci minaccia di chiudere di nuovo tutto.

“Da cittadino sono fortemente preoccupato, da governatore temo che si debba necessariamente tornare indietro. Non vorrei assolutamente farlo, ma se queste scene si dovessero ripetere nelle prossime giornate sarò costretto ad adottare provvedimenti”, ha detto il governatore siciliano
"Alcuni di quei ragazzi che stavano in mezzo alla folla - ha aggiunto - avrei voluto fare vedere quello che accadeva nei reparti di terapia intensiva con giovani ricoverati su quei letti. Possiamo goderci la ricreazione ma possiamo farlo guardandoci attorno e se c'è confusione ci spostiamo in altra strada".


Marsala, il sindaco revoca l’ordinanza sulle mascherine
Dopo giorni di polemiche il sindaco di Marsala ha revocato l’ordinanza che obbligava tutti ad indossare la mascherina anche all’aperto.
“E’ arrivata l’ordinanza del presidente della Regione Nello Musumeci che è sovrapponibile alla mia. Ho agito nell’interesse dei cittadini, come il presidente della Regione. Davanti a queste situazioni bisogna essere seri e prendere decisioni anche impopolari” ha detto Di Girolamo a Tp24.
E sulle polemiche di questi giorni contro l’ordinanza il sindaco non usa mezzi termini. “Mentre io ho agito nell’interesse dei cittadini c’è chi ha fatto speculazione politica, come chi ha raccolto le firme. Adesso se sono coerenti dovrebbero raccogliere le firme per chiedere la revoca dell’obbligo di mascherine a Musumeci. Quando la gente andrà a votare deve stare attenta a questo, a chi fa speculazione per qualche voto in più e a chi lavora nell’interesse dei cittadini”, ha concluso Alberto Di Girolamo.
Il sindaco ha quindi revocato un'ordinanza molto discussa. Ma resta la misura imposta dall'ordinanza del presidente della Regione, Nello Musumeci, che obbliga tutti a portare la mascherina con sé e indossarla qualora non ci fosse la possibilità di mantenere la distanza di sicurezza di un metro.
Intanto il sindaco di Marsala ha annunciato che a breve predisporrà l’isola pedonale al lungomare nei giorni festivi, chiudendo così al traffico una zona della città presa d’assalto in questi giorni.

 

 

I dati in Sicilia e in provincia di Trapani
Da giorni i nuovi positivi al Coronavirus in Sicilia non vanno in doppia cifra. Anche secondo l’ultimo aggiornamento della Regione Siciliana sono soltanto otto i nuovi positivi, mentre diminuiscono ancora gli attuali malati di Covid-19.
Dall'inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 122.040 (+3.181 in un giorno), su 109.195 persone: di queste sono risultate positive 3.403 (+8), mentre attualmente sono ancora contagiate 1.524 (-15), 1.611 sono guarite (+22) e 268 decedute (+1).
Degli attuali 1.524 positivi, 137 pazienti (-13) sono ricoverati - di cui 12 in terapia intensiva (-1) - mentre 1.387 (-2) sono in isolamento domiciliare.
Rimangono tre gli attuali positivi al Coronavirus in provincia di Trapani, uno a Castelvetrano, uno a Trapani e uno a Valderice.
Per il resto i comuni di Alcamo, Buseto Palizzolo, Campobello di Mazara, Castellammare del Golfo, Erice, Gibellina, Marsala, Mazara del Vallo, Paceco e Salemi hanno azzerato i contagi. Dall'inizio dell'epidemia sono stati effettuati 7.486 tamponi mentre i test sierologici su personale sanitario sono stati 4.271. 125 sono globalmente le persone coinvolte, di cui 117 guariti e dimessi e deceduti 5.