Ad Erice lo scontro politico è all'ordine del giorno e il botta e risposta prosegue oltre che nell'aula consiliare anche a suon di comunicati stampa. La sindaca di Erice Daniela Toscano replica al “tavolo” del centrodestra.
"Ci saremmo aspettati obiezioni più puntuali, valide e, soprattutto, concrete" - si legge nella nota del primo cittadino - che interviene sulle critiche mosse dal «tavolo di concertazione del centrodestra.
"Appare alquanto singolare il fatto che i componenti di questo “tavolo” non abbiano neppure dato un’occhiata al nostro sito istituzionale – aggiunge la Sindaca -. Sarebbero venuti a conoscenza del fatto che gran parte di ciò che viene contestato è già stato fatto, il resto è in procinto di esserlo. E che Erice, nelle prossime settimane, sarà un vero e proprio cantiere aperto. Queste sono critiche fuori luogo ed intempestive, peraltro, in un momento storico in cui gli amministratori sono stati travolti da un’emergenza senza precedenti". Qui la risposta della sindaca che punto per punto replica alle contestazione:
Quanto alle critiche, in ogni caso, desidero rispondere punto per punto:
1) Sul fatto che “si va non oltre l’ordinaria amministrazione” viene da sorridere, se solo si considera che il Comune di Erice è riuscito ad intercettare circa 40 milioni di euro di finanziamenti in soli 2 anni e mezzo. Quanti altri Comuni possono vantare di aver fatto altrettanto?
2) Sulla frazione di Pizzolungo basterebbe semplicemente informarsi: tutte le caditoie vengono pulite in maniera anticipata rispetto alle piogge. Viene anche da chiedersi quale siano state queste piogge, nelle ultime settimane;
3) Sui cedimenti strutturali della rete idrica, informo i componenti del “tavolo” che il Comune ha avuto la sospensiva dal Tar, proprio a tal riguardo (ricordo che l’Eas è stata irresponsabilmente soppressa dalla Regione). Uno dei quali peraltro, riguardava l’affidamento della rete idrica che sarebbe gravata sulle casse comunali per 13.000 euro al giorno (ipotesi appoggiata peraltro dal consigliere Vassallo) e che avrebbe portato il Comune a drastiche conseguenze, se non addirittura al dissesto finanziario;
4) Sulla “mancata pianificazione di finanziamenti per dotare Pizzolungo di impianti fognari”, c’è da restare sorpresi se si pensa che in questo lasso di tempo non ce ne sono stati;
5) Sul “depotenziamento della energia elettrica”, specifico che abbiamo ottenuto un finanziamento da 5 milioni di euro (gara da espletare), fatto noto a tutti tranne che ai componenti del “tavolo”. Già che ci siamo, li informo del fatto che si tratterà di un impianto innovativo e telecontrollato, a led e a basso impatto ambientale. A Pizzolungo, peraltro è stato previsto un intervento di riduzione dei consumi energetici della rete di illuminazione per circa 600.000 euro;
6) Sui collegamenti di telefonia e internet, sarebbe bastato consultare il sito istituzionale appena tre giorni fa per verificare l’avvenuto potenziamento della rete in Erice Centro Storico;
7) Sul mancato potenziamento della videosorveglianza, la richiesta appare surreale: basti pensare che l’amministrazione ha stanziato 30.000 euro per la manutenzione e il ripristino del sistema di videosorveglianza (lavori interrotti dall’emergenza ma già ripresi) e che ad Erice centro storico ce ne sono ben 15 funzionanti. Inoltre, sono state acquistate ben 10 fototrappole: in 10 giorni sono state elevate sanzioni riguardanti l’abbandono indiscriminato di rifiuti per 9.000 euro complessivi;
8) Sul servizio di spazzamento: c’è ed è frequente in TUTTI i quartieri e le frazioni. Purtroppo ci si scontra anche con l’inciviltà di alcuni cittadini i cui rifiuti, soprattutto nelle giornate ventose, finiscono per essere “ammassati negli angoli dei marciapiedi” ma non dimenticati perché vengono sempre rimossi;
9) Sugli interventi riguardanti la pista ciclabile, anche in questo caso sarebbe bastato essere più vigili nei fatti, più che a parole, consultando il sito istituzionale soltanto 11 giorni fa: tutte le gare riguardanti la messa in sicurezza della pista ciclabile del Lungomare Dante Alighieri e la manutenzione del litorale sono state correttamente espletate prima della fase emergenziale che ne ha poi determinato lo stallo e, a giorni, partiranno;
10) Il Comune di Erice ha fatto un piano strade dopo 30 anni (peraltro bocciato dal consigliere Vassallo). Quanto a Piano Guastella e a Martogna, si sta lavorando per la manutenzione per circa 60.000 euro.
A questo punto, mi permetto di chiedere ai componenti del “tavolo”, dal momento che sono espressione del Governo regionale:
- come mai diversi bandi del PO-FESR 2014-2020 sono bloccati nei diversi assessorati;
- a che punto è il Governo regionale in merito alle zone Franche Montane;
- come mai migliaia di lavoratori aspettano ancora la cassaintegrazione;
- cosa è stato fatto per sburocratizzare la macchina amministrativa, la cui empasse attanaglia cittadini, impresi ed enti pubblici;
- se e come pensano di dare un ristoro agli operatori economici bloccati da mesi.
Auspico dunque che la determinazione (riconosco solo quella, purtroppo, non certo l’efficacia e la tempestività) messa nella stesura di queste vacue proposte sia piuttosto usata per rivolgersi ai loro referenti regionali per difendere gli interessi dei cittadini ericini. Che si intestino questa battaglia, piuttosto. Sarebbe davvero un modo per “lavorare per migliorare la vita al cittadino”. Questo, invece, è stato solo stato un maldestro tentativo di screditare il lavoro svolto da questa Amministrazione comunale nel tentativo di ottenere un po’ di visibilità».