La Coldiretti ha denunciato un aumento vertiginoso dei prezzi. L’incremento maggiore, già pari all’8,4%, è quello che riguarda la frutta.
La verdura segue col 5%. Poi ci sono il pesce surgelato con un +4,2%, il latte +4,1%, i salumi +3,4%, la pasta +3,7%, il burro +2,5%, le carni +2,5% e i formaggi +2,4%.
Motivo: la carenza di braccianti nelle principali zone di produzione, il calo dei consumi (specie per la prolungata chiusura di bar e ristoranti), il ritardo nella riscossione degli aiuti e dei prestiti previsti dal governo.
In molti hanno anticipato i fondi della cassa integrazione ai dipendenti. Circolano anche scontrini che includono un'improbabile tassa Covid. Soprattutto ci sono i profittatori.