Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
26/05/2020 06:00:00

Sicilia, il Coronavirus sempre più verso quota zero. Ma movida e crisi fanno paura

Movida e assembramenti? Non dicono tutto sulla nuova vita dopo il lockdown per il Coronavirus in Sicilia.

La prima settimana dalla fine del lockdown ha mostrato sull’isola tutta la portata della crisi per i due mesi di chiusura.
Un avvio difficilissimo, soprattutto per tutta la filiera del turismo, non solo alberghi, ma anche bar e ristoranti che con le regole restrittive stanno pagando più di tutti la crisi. In difficoltà anche il settore moda, con negozi di abbigliamento e calzature fortemente danneggiati. La ripartenza non è semplice, come viene fuori dallo studio condotto da Confesercenti e Swg che a Palermo ha realizzato 120 interviste nei vari settori.

Chi va bene, meglio del previsto anche, sono parrucchieri e barbieri.
Una fase due molto difficile, che si gioca sull’equilibrio tra salute e interessi economici. Nel corso del fine settimana è tornata la movida in Sicilia e in provincia di Trapani. Come se tutto fosse finito. Ma così non è, tengono a sottolineare le autorità sanitarie.


Intanto sull’Isola il virus si appiattisce sempre di più. Ma nuovi casi fanno ricordare alla Sicilia la paura dei primi giorni dell’emergenza. Come la donna incinta tornata da Londra con il Coronavirus.
I dati sul virus in Sicilia sono sempre più appiattiti verso lo zero. Tutto fermo in provincia di Trapani, dove si attende la negativizzazione dell’ultimo positivo al Coronavirus.

Confesercenti Sicilia sulle prime riaperture
“Gli imprenditori – dice il direttore di Confesercenti Sicilia, Michele Sorbera – stanno mettendocela tutta per ripartire bene e in sicurezza. È chiaro che la crisi è drammatica. C’è una bassa propensione alla spesa alimentata dall’incertezza sul futuro e per quanto riguarda Palermo, c’è da aggiungere che oltre alle scuole e all’università chiuse, ci sono anche migliaia di dipendenti pubblici in smart working e questo condiziona inevitabilmente il volume d’affari di bar e imprese della ristorazione”.
Confesercenti Sicilia ha partecipato al sondaggio nazionale fornendo i dati ad Swg e rielaborando in chiave locale lo studio. Tra tutti gli intervistati solo parrucchieri e barbieri hanno espresso un giudizio soddisfacente sulla ripresa. Il 98% della categoria si è detto soddisfatto o più che soddisfatto (+8% rispetto alla media delle regioni del Sud e +10% della media nazionale) dichiarando un incremento di ricavi di circa il 31% nei primi 5 giorni della settimana rispetto all’ultima settimana pre – lockdown. Un risultato ottenuto grazie all’allungamento dell’orario di lavoro e nonostante l’obbligo della prenotazione.


Donna incinta torna in Sicilia da Londra con il Coronavirus
Una donna incinta rientrata in Sicilia dall'Inghilterra è ricoverata da domenica sera in gravi condizioni in ospedale, dopo essere stata trovata positiva al Covid 19.
La donna ha viaggiato in aereo da Londra a Palermo, con uno scalo a Roma. Domenica sera è stata ricoverata d'urgenza con i sintomi del virus all'ospedale Cervello di Palermo. I medici stanno valutando l'eventualità di eseguire un parto cesareo per fare nascere il piccolo. In queste ore i medici dell'Asp di Palermo sono impegnati per risalire a tutte le persone che potrebbero essere venute in contatto con la gestante, compresi i passeggeri dei due voli, per fare eseguire i tamponi già effettuati ai familiari e a quanti a Palermo sono stati vicini alla paziente.


Tamponi per tutti al Policlinico di Palermo
Da ieri lunedì 25 maggio, i pazienti seguiti dalle strutture del Policlinico Giaccone possono eseguire gratuitamente il tampone rinofaringeo per accertare il contagio da Covid-19 senza bisogno di uscire dalla propria autovettura.
Il test viene eseguito a tutti i pazienti che devono fare prestazioni non urgenti ma non ulteriormente differibili, come ad es. interventi chirurgici, esami endoscopici, accertamenti per cardiopatie, malattie cronico-degenerative, etc.
I pazienti prenotati, saranno contattati dal personale sanitario che li ha in carico e, attraverso un colloquio telefonico, riferiranno se hanno avuto contatti con casi sospetti e/o positivi e se manifestano in atto un eventuale rialzo febbrile. Se la temperatura riferita è maggiore di 37.5° si rinvia l’appuntamento e verrà loro suggerito di contattare il proprio medico curante.
I pazienti, opportunamente informati dal personale sanitario, dovranno firmare il consenso all’esecuzione del test il giorno in cui sarà eseguito il tampone.
Per fare il tampone bisogna recarsi con la propria auto all’interno del Policlinico di Palermo, entrando dall’ingresso di via del Vespro n. 129 (accanto alla Dermatologia), seguendo le indicazioni percorso tampone “DRIVE-THROUGH TEST SITE”.
Le richieste con i nominativi dei pazienti che si devono sottoporre al tampone devono essere inviate via mail all’indirizzo tampone@policlinico.pa.it due giorni prima dell’esecuzione del test.
La ricerca del Covid sul tampone viene eseguita illunedì, mercoledì e venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 12.00, per un totale di 25 tamponi al giorno, secondo una programmazione che terrà conto delle esigenze delle unità operative richiedenti (le richieste per ogni singolo reparto non dovranno comunque superare il numero medio di 4 al giorno).

In Sicilia distribuiti oltre 18 milioni di dispositivi
Prosegue, di giorno in giorno, la distribuzione - da parte della Regione Siciliana - di dispositivi di protezione individuale e apparecchi sanitari. Dal primo marzo a ieri (24 maggio), sono stati consegnati - a strutture sanitarie, case di riposo per anziani, residenze sanitarie assistite, Comuni, Prefetture, Forze dell'Ordine, Esercito, ex Province, carceri, dipartimenti regionali, Confcommercio e Confesercenti – oltre 18 milioni e 350 mila pezzi.

In particolare, attraverso la Protezione civile della presidenza della Regione sono, stati distribuiti: oltre undici milioni e 600 mila mascherine (chirurgiche, ffp2, Ffp3 e M95); 4 milioni e mezzo di guanti; un milione e trecentomila dispositivi tra camici, calzari, tute e cuffie. Tra gli altri materiali distribuiti anche 153mila tra occhiali e visiere, oltre 588 mila tamponi e kit diagnostici e 60 mila apparecchi sanitari. I dpi e il materiale consegnato proviene da acquisti diretti della Regione e della Protezione civile nazionale, oltre che da donazioni di privati.


I dati siciliani e in provincia di Trapani
Resta più o meno stabile l'andamento del Coronavirus in Sicilia. Ieri si sono registrati soltanto 4 nuovi casi positivi al Covid-19, su duemila tamponi. Domenica il dato era di 2 casi su oltre 1300 tamponi. Per effetto dell'aumento dei guariti si riducono però le persone attualmente malate. C'è però un nuovo decesso.
Dall'inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 135.261 (+2.012 ), su 118.208 persone: di queste sono risultate positive 3.427 (+4), mentre attualmente sono ancora contagiate 1.433 (-20), 1.724 sono guarite (+23) e 270 decedute (+1).
Degli attuali 1.433 positivi, 98 pazienti (-2) sono ricoverati - di cui 9 in terapia intensiva (0) - mentre 1.335 (-18) sono in isolamento domiciliare.
In provincia di Trapani resta stabile la situazione. Nel fine settimana sono stati effettuati circa 200 tamponi e nessuno di questi ha dato esito positivi al Coronavirus. Resta ancora una persona, di Castelvetrano, tra gli attuali positivi. Si tratta di un uomo che si trova in una struttura ricettiva di Palermo riadattata ad ospitare persone ancora positive al Coronavirus. In provincia di Trapani, dall'inizio dell'emergenza, sono state contagiate 125 persone, di cui 119 sono guarite e 5 decedute.