La ripresa delle attività commerciali non è andata come sperato. La fase iniziale, quell’entusiasmo delle prime giornate, ha poi subito una battuta di arresto. Dai commercianti di abbigliamento ai locali di ristorazione e bar i clienti entrano con il contagocce.
La crisi commerciale e quindi economica tocca un po' tutti i settori, in varie regioni del Paese le amministrazioni comunali hanno messo a punto una serie di escamotage per incentivare il cittadino a spendere e a comprare nelle proprie città, evitando il proliferare degli acquisti online.
A Marsala è stata presentato un nuovo punto all’ordine del giorno del consiglio comunale indirizzato in tal senso ad opera del consigliere Ivan Gerardi.
La mozione prevede la creazione di un portale e di una campagna pubblicitaria con lo slogan “IO COMPRO A MARSALA”, attuando un modello di acquisto di buoni di credito dedicato al sostegno delle imprese. Il cliente potrà accedere liberamente alla piattaforma gratuita e effettuare l’acquisto di beni e servizi, da consumare anche successivamente, usufruendo di uno sconto promozionale.
In questa maniera il gestore dell’attività avrà subito una liquidità in cassa tale da consentirgli di pagare le utenze e gli affitti oltre ai dipendenti.
Si tratta di una prassi un uso negli Stati Uniti d’America, il cosiddetto “dining bond”, una misura di sostegno applicabile a tutte le attività marsalesi.
L’esperimento potrebbe risultare utile per l’imprenditoria locale, un circolo virtuoso e un patto sociale tra cittadini che consentirebbe a molte attività di avere immediata liquidità per fronteggiare le spese in essere. Sposerà e concretizzerà l’idea l’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Alberto Di Girolamo, o la cestinerà poiché proveniente da un consigliere di opposizione?