Diventa sempre più singolare la vicenda di Guido Bertolaso. L'ex capo della Protezione Civile è a Trapani, dove ha una barca, nonostante in questo momento il passaggio tra Regioni sia vietato se non per casi eccezionali. Non solo, Bertolaso, che ha avuto il Covid, dovrebbe stare in quarantena, e invece ha incontrato il presidente Musumeci.
Musumeci gli aveva proposto di prendere il posto dell'arrestato Candela, nel coordinamento dell'emergenza Covid in Sicilia (forte dei successi in Lombardia, evidentemnte ...), ma Bertolaso ha rifiutato. Ecco allora la seconda proposta, irresitibile: consulente della Regione per il turismo sicuro in Sicilia. E questa volta ha detto si.
Ecco la ricostruzione de La Sicilia:
L’invito da Musumeci, Bertolaso l’ha ricevuto il 20 maggio (l'ha pubblicato sul proprio profilo Fb): una settimana dopo è sbarcato a Palermo, per un colloquio col presidente e l'assessore alla Salute, Ruggero Razza. Doveva rimanere un incontro riservato, ma la fuga di notizie ha alimentato la curiosità, a tal punto da innescare anche una polemica.
Se Bertolaso è stato in Sicilia per motivi personali, ha osservato il presidente dell’Antimafia Claudio Fava, «come ogni cittadino che vuole entrare nel territorio regionale, avrebbe dovuto rispettare le stringenti disposizioni emanate dal presidente della Regione in merito alla quarantena obbligatoria». Razza l’ha subito stoppato: «Mi spiace che Fava abbia preso un abbaglio. L’ordinanza specifica con chiarezza quali categorie di soggetti non sono sottoposti alla quarantena: tra questi rientrano coloro che si trovano in Sicilia per ragioni di lavoro. Per ora punto». Dunque, ecco la notizia: la collaborazione con la Regione siciliana.
E’ stato Bertolaso in persona poi a fare chiarezza: «In Italia se non si polemizza, non si riesce a dormire la notte», spiegando di essere stato chiamato per «studiare il modo migliore per consentire ai turisti di venire qui tranquilli e sicuri e ai siciliani di evitare di essere contaminati». «Quindi - ha proseguito - sto dando una piccola mano a gestire questa situazione e ho rifiutato vitto e alloggio preferendo starmene sulla mia barchetta (ormeggiata a Trapani) facendo anche risparmiare qualche euro al contribuente siciliano».