Chiesto il rinvio a giudizio per i sei indagati dell’operazione «Passepartout» che ha svelato gli affari fra la famiglia mafiosa di Sciacca e la politica. L’udienza preliminare, davanti al gup è stata fissata per il 9 settembre.
Fra i principali indagati c'è Antonello Nicosia, 48 anni, di Agrigento, assistente parlamentare della deputata di Italia Viva, Giusi Occhionero, accusato di associazione mafiosa. Secondo l'accusa Nicosia sarebbe il braccio destro del capomafia Accursio Di Mino, 61 anni.
Anche la deputata Occhionero rischia di finire a processo per l’accusa di falso con l’aggravante di avere agevolato l’associazione mafiosa. Avrebbe dichiarato falsamente che Nicosia «prestava una collaborazione professionale diretta, stabile e continuativa».
Tra gli altri indagati i fratelli Paolo e Luigi Ciaccio e Massimiliano Mandracchia, accusati di favoreggiamento personale con l’aggravante dell’avere agevolato l’associazione mafiosa. Nicosia e Dimino si trovano in carcere dal 4 novembre, giorno in cui è scattata l’operazione.