E’ partita venerdì con una serata-evento a Racalmuto la campagna sostenuta dalla “Strada degli scrittori” per l’elezione della “Casa museo Sciascia” come luogo del cuore del FAI, il Fondo per l’ambiente italiano. Un’occasione per rilanciare la casa delle zie di Leonardo Sciascia, la casa in cui lo scrittore visse con moglie e figlie, la casa che ha rischiato l’abbandono, salvata però da un intellettuale di Racalmuto, Pippo Di Falco, che l’ha trasformata in un museo con una ricca biblioteca e, quindi, in una tappa della Strada degli scrittori.
Superati i mesi di chiusura a causa del Coronavirus, la candidatura viene vissuta come una festosa gara con altri importanti siti culturali e ambientali della provincia di Agrigento. Considerando la stessa presenza alla competizione del Fai già una vittoria. “Perché, come accade alle Olimpiadi, quel che importa è partecipare”, stando al messaggio del direttore della “Strada degli scrittori” Felice Cavallaro. E a quanto detto dal vice presidente Gaetano Pendolino, intervenuto all’evento promosso dall’associazione di Pippo Di Falco e dal ristorante “La Taberna” che per l’occasione ha riaperto il “Giardino” del locale dove si gustano anche le pietanze descritte da Sciascia in molti libri. Un dettaglio sottolineato da uno dei proprietari, Carmelo Borsellino, fiero di questa attenzione su Racalmuto accesa l’anno scorso quando in occasione del Mater di scrittura “Casa Sciascia” fu inaugurata con i docenti della Strada degli Scrittori.
Ed è questo che ha ricordato Pippo Di Falco ringraziando la “Strada” e il Fai: “Casa Sciascia è una componente importante della Strada degli scrittori e se oggi c’è tanta attenzione la si deve sicuramente a questa fattiva collaborazione. Naturalmente, essere inseriti tra i luoghi del Fai è importante anche per le iniziative che lo stesso Fai ha già svolto nei mesi scorsi a Racalmuto, accanto ai ragazzi della scuola”.
Alla cerimonia, coordinata da Salvatore Picone, che nel 2014, da assessore alla Cultura di Racalmuto, fece inserire l’abitazione della famiglia Sciascia e altri luoghi come Contrada Noce, nella Carta regionale dei Luoghi della Memoria e dell’identità siciliana, è intervenuto anche l’avvocato Giuseppe Taibi, presidente regionale del Fai: “È importante sostenere i luoghi agrigentini candidati ai luoghi del cuore, e ci fa piacere constatare che anche ‘Casa Sciascia’ faccia parte di un percorso legato al Fai”.
All’evento, preceduto da una visita al museo dedicato allo scrittore, hanno partecipato numerosi presidenti di associazioni del territorio. Primo incontro di una lunga serie di iniziative dove saranno coinvolti imprenditori, professionisti, volontari del mondo associativo dell’area. Presente anche il sindaco di Racalmuto Vincenzo Maniglia che ha sottolineato il rilievo di questa candidatura inserita nel circuito turistico legato a Sciascia.
Interventi conclusi dalla pièce teatrale di Gaetano Savatteri “Ce ne ricorderemo, di questo pianeta. Intervista impossibile a Leonardo Sciascia”, magistralmente interpretata da Ignazio Marchese e Gigi Restivo.