Sistemi di aspirazione ed eliminazione all’esterno di fumi, vapori e odori prodotti da combustione e cotture. Impegno congiunto tra Comune di Trapani e Asp al fine di risolvere il problema delle canne fumarie delle varie attività commerciali.
Si cerca, in sostanza, di ovviare alle problematiche che l’art. 76 del vigente “Regolamento Edilizio Comunale” comporta circa l’utilizzo di cucine, focolai, camini, etc., per la preparazione di alimenti da somministrare, per cui la fuoriuscita dei fumi deve verificarsi a non meno di m. 20 da qualsiasi finestra a quota uguale o superiore. Un problema non sempre risolvibile.
Nella pratica c’è l’impegno per il Comune di Trapani a predisporre i provvedimenti a carattere sperimentale, che consentano l’adozione di soluzioni alternative alle canne fumarie, aventi carattere innovativo, secondo modalità comunque idonee a garantire condizioni igienico-sanitarie per la salvaguardia della salubrità dell’ambiente urbano. L'A.S.P. di Trapani, Dipartimento Prevenzione, invece, provvederà ad attuare procedure di controllo volte a verificare e registrare il mantenimento delle buone condizioni igienico-sanitarie dell'ambiente.
Ciò premesso, partendo dalla considerazione che non è più possibile prescindere dal costante processo di evoluzione tecnologica degli impianti e delle attrezzature inerenti al sistema di cottura dei cibi ed all’aspirazione e scarico dei relativi fumi vapori e odori, si è ritenuto opportuno valutare sistemi alternativi ed innovativi oggetto dell’evoluzione tecnologica di tali impianti e attrezzature, nonché modalità da adottare per garantire comunque il rispetto dei parametri igienico-sanitari, in deroga alle suddette prescrizioni regolamentari, anche alla luce dei recenti orientamento giurisprudenziali, evidenziati nella citata nota di convocazione a firma dell’Assessore all’Urbanistica del Comune di Trapani Giuseppe Pellegrino .
Al riguardo si ritiene praticabile la possibilità di adottare provvedimenti a carattere sperimentale, che consentano l’adozione di soluzioni alternative alle suddette canne fumarie, aventi carattere innovativo, secondo modalità comunque idonee a garantire il rispetto dei parametri igienico-sanitari stabiliti dagli organi competenti, volti alla tutela della salute e dell’ambiente urbano e ad evitare di arrecare disturbo a terzi.
In particolare, si è ritenuto ammissibile individuare un periodo temporale circoscritto a due anni, termine ritenuto congruo per tale sperimentazione considerati i tempi di monitoraggio e valutazione, allo scadere del quale, sulla base degli effetti prodotti potrà essere valutata la possibilità di modificare il vigente regolamento.