La decisione di Alitalia di abbandonare l'aeroporto di Birgi, oltre allo shock della dirigenza di Airgest e ma anche dei cittadini di questa provincia, sta causando un vero e proprio terremoto nella politica locale, regionale e nazionale.
Sono innumerevoli gli interventi da parte di sindaci, deputati, sindacati, volti a sollecitare e chiedere una risoluzione, altri a prendere atto della scelta della compagnia di bandiera. Il sindaco di Salemi Venuti propone un incontro con il ministro per il Sud, Il sindaco di Petrosino Giacalone ha parlato al telefono con il ministro dei Trasporti, insomma, tutti pronti a fare la propria parte, speriamo serva a qualcosa. Agghiacciante, invece, è l'intervento del viceministro dei Trasporti, Giancarlo Cancelleri, per il quale non c'è nessun problema. Ma vediamo i diversi interventi, le reazioni, e in alcuni casi le proposte per l'aeroporto trapanese:
Il sindaco di Salemi Venuti: "Giovedì videoconferenza con il ministro Provenzano" - Il futuro dell'aeroporto di Trapani-Birgi sarà al centro di un incontro in videoconferenza che vedrà collegati il ministro per il Sud, Peppe Provenzano, i sindaci del Trapanese, i vertici di Airgest, società che gestisce lo scalo, ma anche i sindacati e le associazioni degli industriali e dei commercianti. L'incontro si terrà giovedì pomeriggio, alle 18.30. "Dopo avere appreso le preoccupanti notizie provenienti da Airgest in merito alle scelte di Alitalia ho chiesto al ministro Provenzano un incontro per analizzare il problema e cercare tutti insieme una soluzione - afferma il sindaco di Salemi, Domenico Venuti -. Dal ministro per il Sud è arrivata una immediata disponibilità a un incontro con i diversi rappresentanti del territorio. Birgi - conclude Venuti - non deve morire. Abbiamo il dovere di mettere in campo tutto il nostro impegno per scongiurare l'ennesimo colpo all'aeroporto e all'economia dell'intera provincia di Trapani".
Alberto Di Giroamo sindaco di Marsala - "Vorrei sbagliarmi, ma la scelta di Alitalia conclude una ritirata strategica pianificata oltre un anno fa, all'indomani della gara vinta per le tratte Lombardia-Lazio. Il mancato riscontro a ben sei solleciti a firmare il contratto dell'aggiudicazione di quell'appalto conferma, infatti, l'odierna volontà della Compagnia italiana ad abbandonare lo scalo aeroportuale provinciale. Tra l'altro, in un momento così drammatico per l'economia, non dare seguito agli impegni assunti è un gesto inqualificabile. Che intervengano Regione Siciliana e Governo Nazionale per far recedere la Compagna di Bandiera da questa incomprensibile scelta”.
Per il Vice ministro dei Trasporti Giancarlo Cancelleri non c'è nessun problema - “Mi dispiace leggere nelle ultime ore quelle che, alla fine, sono solo speculazioni” il commento del viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Giancarlo Cancelleri in seguito alla decisione di Alitalia di interrompere le tratte da e per l’aeroporto di Trapani. “Purtroppo – continua il Viceministro - a causa dell’emergenza coronavirus, Alitalia è stata costretta a ripensare piani e strategie e, dopo il lockdown, ha riattivato solo il 30 per cento dei voli. È ingiusto raccontarlo come un problema esclusivamente siciliano e, soprattutto, come una questione definitiva – afferma Cancelleri. Alitalia non ha abbandonato Trapani, né tantomeno la Sicilia, ha solo temporaneamente interrotto delle tratte in diversi aeroporti di tutto il territorio, quelle meno utilizzate, ma conta di tornare presto alla normalità.” "Ho parlato con il presidente dell'Enac e con Alitalia - continua il Viceministro - e mi è stato spiegato che in questo momento hanno tagliato tutte le tratte meno remunerative. Solo chi vuole fare propaganda o speculazioni stucchevoli può pretendere che un Boeing di 180 posti voli con dieci persone a bordo.” “Questo governo ha sempre dimostrato grande sensibilità per l’aeroporto di Trapani Birgi – prosegue Cancelleri – prova ne è il fatto che dal primo novembre 2020 beneficerà, assieme all’aeroporto di Comiso, di 50 milioni di euro in tre anni e verranno finalmente attivate le tariffe agevolate per la continuità territoriale. Ma il mio impegno per gli scali aeroportuali minori non finisce qui – conclude il viceministro Cancelleri – ho da poco depositato un emendamento pensato proprio per i piccoli aeroporti, come quello di Trapani, affinché gli venga sospeso per tutto il 2020 il versamento dell’addizionale comunale, a dimostrazione che Birgi e gli aeroporti del territorio non saranno lasciati indietro da questo governo.”
Fratelli d'italia Trapani - "A pochi giorni dalla riapertura dell’aeroporto civile di Trapani Birgi, la società Alitalia comunica l’abbandono dello scalo dal mese di luglio. Incredibile, biglietti già venduti per la stagione estiva e soprattutto l'unico collegamento della provincia di Trapani con Roma e Milano. Ancora molti passeggeri aspettano il rimborso dei biglietti dei mesi di Aprile e Maggio, ora tutte le prenotazioni pagate da luglio? Il comportamento di Alitalia sembra essere quello di una piccola compagnia aerea, quelle che nascono e finiscono in pochi mesi, invece Alitalia è la compagnia di bandiera ed ha ricevuto dal governo italiano 3,5 miliardi di euro per l’emergenza ed il rilancio economico. La motivazione è che volare da Trapani non è remunerativo determinando una perdita economica. Intanto Alitalia è vincitrice del bando della legge regionale 24/2016 che assicura alla compagnia 1.600.000,00 euro di contributi per volare le tratte Trapani/Roma e Trapani Milano. Assurdo – ribadiscono Francesco Perri e Maurizio Miceli, responsabile trasporti e portavoce provinciale di Fratelli d’Italia Trapani - che Alitalia dopo aver ricevuto dal governo nazionale 3,5 miliardi di euro, che prevedono una sostanziale statalizzazione della compagnia di bandiera parli di utili e di guadagni! La continuità territoriale dalla Sicilia, dalla provincia di Trapani è un diritto dei cittadini e deve essere garantito dallo stato, infatti le tratte erano incentivate dalla legge regionale che si apprestava a pubblicare l’apposito bando di gara. Ora il governo italiano deve verificare le decisioni dei vertici operativi di Alitalia di abbandonare Trapani Birgi e opporvisi in tutti i modi possibili facendo valere le ragioni del popolo e dell’utilità sociale a quelle lucrative incompatibili che non le ricche sovvenzioni erogate. Se ora la compagnia è statalizzata, deve rispondere del suo operato al governo, non può prendere i miliardi di contributi e scappare via in nome del profitto economico! Non stiamo chiedendo di attivare nuove rotte Alitalia dalla provincia di Trapani, ma chiediamo il rispetto degli accordi, il mantenimento dei voli previsti almeno fino alla sostituzione con una compagnia aerea alternativa. Tutto questo disagio di mobilità è aggravato dalla situazione di emergenza per il coronavirus, dalla crisi economica che ne è seguita, non è pensabile pagare 350,00 euro tra andata e ritorno per raggiungere la Sicilia da Roma e Milano o viceversa. La situazione è critica e vergognosa, Fratelli d’Italia denuncia questa situazione e si farà carico di intervenire col Governo nazionale per fare chiarezza affinché si rimedi ad un’ingiustizia intollerabile. Invitiamo i deputati grillini e pentastellati a non rifugiarsi in interrogazioni parlamentari o equivalenti per lavarsi la coscienza, sono parte della maggioranza, i Ministri competenti sono loro espressione, si mobilitassero affinché si rimedi a ciò che non può essere irreparabile. Fratelli d’Italia parteciperà alla mobilitazione promossa dal Presidente Salvatore Ombra, che ringraziamo per il lodevole operato, e difenderà le proprie infrastrutture strategiche in tutti i modi possibili, difendere il territorio, i suoi cittadini, le sue imprese, è per noi un imperativo categorico.”
Carolina Varchi "Sicilia abbandonata da governo Conte - “Appare beffarda la decisione di Alitalia di lasciare l’aeroporto di Birgi proprio in un momento in cui, dopo il prolungato lockdown, la speranza di ciascun imprenditore è quella di ripartire per lasciarsi alle spalle questo periodo. Agli aiuti praticamente inesistenti per le imprese si somma l’incapacità dei parlamentari di maggioranza siciliani - che pure vantano un viceministro al MIT - di incidere sul settore trasporti, fondamentale per superare i limiti dell’insularità, difendendo il territorio che generosamente li ha eletti. Il territorio trapanese negli ultimi anni ha registrato una riconversione significativa del tessuto imprenditoriale e commerciale verso il turismo. Le isole Egadi e altre località che negli anni hanno dimostrato grandi capacità ricettive, meritano un intervento deciso. Dopo la sceneggiata del Governo sul caro voli, su cui ho presentato emendamento al decreto rilancio, arriva l’ennesima beffa ai danni dei siciliani”. Lo dichiara Carolina Varchi, deputato di Fratelli d’Italia e responsabile FDI per le Politiche per il Mezzogiorno.
Il sindaco di Petrosino Giacalone - "Sulla vicenda Alitalia - aeroporto di Trapani ho appena sentito telefonicamente Paola De Micheli, Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, che mi ha confermato che sta lavorando con il Ministro per il mezzogiorno Giuseppe Provenzano. Noi sindaci siamo uniti e compatti in questa vertenza e giovedì ascolteremo Provenzano. Serve fermezza, dialogo tra le istituzioni e unità per scongiurare il collasso definitivo per l’economia trapanese".
Decio Terrana (Udc Sicilia) - Il Coordinatore Politico dell’Udc Italia in Sicilia, On. Decio Terrana, torna sul tema “Caro Voli”, problema che grava sempre più su tutti i Siciliani. La riduzione delle rotte causa Covid ha fatto lievitare i biglietti aerei gestiti da Alitalia, che adesso comunica anche di sospendere i collegamenti con l’aeroporto di Trapani. “Risulta clamoroso come da Roma ci si comporti in maniera totalmente opposta alle nostre richieste – comunica l’Onorevole Terrana – Già da un anno abbiamo portato avanti la nostra battaglia sui prezzi esorbitanti dei biglietti aerei, ottenendo anche qualche piccolo risultato che è stato cancellato dalla propagazione del coronavirus e la conseguente diminuzione del traffico aereo. Ma adesso che risulta possibile tornare a viaggiare per la Sicilia, turisti, siciliani e chiunque voglia raggiungerci si trova in difficoltà per l’esagerato prezzo dei biglietti. Ed addirittura proprio Alitalia, a cui abbiamo richiesto rotte sociali a prezzi predefiniti perchè, ricordiamolo, anche noi abbiamo più volte rifinanziato la Società in tutti questi anni, decide di abbandonare lo scalo di Trapani Birgi, rendendo ancora più difficile la continuità territoriale che va assicurata a tutti i Siciliani”. Va ricordato che l’Udc Italia, a fine Novembre, aveva manifestato all’Aeroporto di Catania, portando centinaia di persone a richiede biglietti a prezzo accessibile. “Abbiamo raggiunto degli obiettivi, come tariffe più accessibili per i Siciliani, totalmente cancellate dall’emergenza Covid – continua il Segretario Regionale dell’Udc – Il Turismo e la nostra terra sono stati del tutto dimenticati dal Governo Nazionale. Torniamo a chiedere le tariffe sociali, chiediamo che Alitalia ci restituisca quanto concesso fin ora per far sopravvivere l’Azienda, chiediamo che vengano assicurate tariffe fisse a 50 euro a chiunque voglia raggiungere la Sicilia. Roma e Alitalia aiutino la Sicilia ad uscire dall’Emergenza”.
Interrogazione alla Camera del deputato M5S Antonio Lombardo - “Quali iniziative intende mettere in campo il governo per scongiurare, a partire da luglio, l’interruzione dei collegamenti di Trapani Birgi con Roma Fiumicino e Milano Linate”. Lo chiede il deputato alla M5S alla Camera, Antonio Lombardo in una interrogazione diretta alla ministra delle Infrastrutture De Micheli. Alla ministra, Lombardo chiede pure “quali chiarimenti, per quanto di sua competenza, intenda fornire al fine di individuare le reali motivazioni del paventato abbandono di Alitalia dell'aeroporto di Trapani Birgi”. “La scelta di eliminare le tratte aeree annunciata da Alitalia - afferma Lombardo - rappresenterebbe l'ennesimo duro colpo inferto ad un aeroporto che negli ultimi anni ha subito tagli importanti dei finanziamenti destinati al suo rilancio e ha visto progressivamente ridurre la sua funzionalità: l'abbandono dell'aeroporto di Birgi da parte della compagnia di bandiera significherebbe per la Sicilia rinunciare definitivamente al progetto di sviluppo del territorio trapanese, già fortemente penalizzato con conseguenze irrimediabilmente negative sulla precaria economia della provincia”.
Antonio Ferrante (Pd Sicilia) «Imbarazzante risposta Alitalia su aeroporto Birgi. Vogliono ancora soldi?» - «Sulla cancellazione delle tratte su Birgi Alitalia, con una nota, conferma la decisione giustificandola in termini di antieconomicita' e di mancato sostegno economico da parte dell'aeroporto, come fosse una low cost qualsiasi nonostante i miliardi pubblici continuamente erogati all'azienda». «Credo – continua Ferrante - sia arrivato il momento di fare chiarezza, se Alitalia vuole il diritto di decidere dove e come volare restituisca i miliardi di prestiti ponte che ha ricevuto, in caso contrario ripristini i collegamenti con Birgi e si astenga da note stampa che, alla luce del continuo sostegno pubblico, appaiono quantomeno surreali. In caso contrario sappia che anche noi siamo pronti a dare battaglia».
Giancarlo Pocorobba Presidente di Konsumer Sicilia - "L'improvvisa e scellerata decisione di Alitalia di non operare le rotte estive con Roma e Milano dall'aeroporto di Trapani Birgi, rischia di assestare un colpo pressoché mortale alla già fragile economia di questo territorio. Gli sforzi profusi dall'Airgest e dal suo Presidente, Dott. Salvatore Ombra, rischiano, infatti, di essere vanificati dall'atteggiamento della nostra compagnia di bandiera che più e più volte, nel passato, ha beneficiato di ingenti contributi statali che ne hanno, di fatto, garantito la sopravvivenza. Non possiamo, pertanto, tollerare una simile scelta che, nel pieno della più grave e generalizzata crisi economica, contribuisce a rendere ancora più difficoltosa la tanto agognata ripresa che gli operatori turistici della zona, dopo un periodo particolarmente difficile, legittimamente auspicavano. Manifestando, sin da subito, la nostra piena volontà di aderire ad azioni di protesta affinché, come dichiarato dal Dott. Ombra, "questo omicidio non si compia", chiediamo ai parlamentari di questo territorio e, in generale, alle istituzioni regionali e nazionali, una forte presa di posizione che permetta di scongiurare scelte che, da queste parti, possano avere effetti economici devastanti".
Andre Rallo, segretario comunale del PD di Trapani - "In un momento in cui riprende la discussione sul “rilancio”, anche con argomenti roboanti e, tuttavia, futuribili (almeno in alcuni effetti), come quello relativo al Ponte sullo Stretto quale strumento necessario per il collegamento della nostra Isola, la vita sociale ed economica di Trapani non può prescindere dagli strumenti attualmente disponibili e prontamente utilizzabili, ovverossia dall’unico Ponte oggi e nell’immediato disponibile il “ponte aereo”. Ed invero, vista la nostra insularità, ed anche estrema perifericità (anche in ragione dei praticamente inesistenti collegamenti interni), il mezzo aereo rappresenta il ponte più importante ed efficace, in grado di connetterci in tempi ragionevoli con l'intero contesto nazionale e internazionale: e noi non possiamo permetterci che si riducano sempre più i collegamenti del nostro territorio con i centri della vita amministrativa e finanziaria del Paese. E, non solo: i collegamenti con Roma e Milano sono essenziali dal punto di vista turistico-economico. Sembra ci sia un vento contrario per la ripresa del nostro territorio, dal messaggio passato (con malizia di qualcuno) qualche giorno addietro su una rete nazionale alla odierna notizia dell'isolamento aereo rispetto alle mete più preziose ed utili. Ma noi trapanesi sappiamo risalire il vento, come dimostra la pronta iniziativa assunta dall’Amministrazione comunale in sinergia con Federalberghi, con l’invito rivolto all’accoglienza del Personale Sanitario più strenuamente impegnato contro il Covid. La scelta, adesso comunicata da Alitalia, assunta in un momento di ulteriore riassetto della economia della Compagnia di bandiera è disastrosa, in questo momento di straordinaria emergenza, per gli affari del nostro territorio e va, coniugata con le esigenze del rilancio complessivo. Non ci addentriamo nelle effettive motivazioni che hanno condotto Alitalia ad assumere tale scelta, come non ci addentriamo in dibattiti ideologici, adesso fuorvianti, sul ruolo delle cd. Compagnie di bandiera e delle cd. Compagnie low cost né, tanto meno, sugli indirizzi seguiti dalla società di gestione aeroportuale ma non possiamo nascondere che siamo molto preoccupati per il futuro della nostra Città, che già aveva subito pesanti tagli in termini di flussi nei mesi passati mentre nel corso del mese di aprile si è appreso dello slittamento delle gare per le tratte sociali. Ed anche su questo tema sarebbe bene chiarire perché, allo stato delle cose, è previsto che dal ragusano si potrà fruire di un servizio agevolato per Roma e Milano mentre per la nostra provincia sono prefigurati diversi e pur interessanti collegamenti con altre destinazioni nazionali. Chiediamo, quindi, al Governo Nazionale il più urgente e deciso intervento per evitare la riduzione ulteriore dei collegamenti tra Trapani e le principali mete del Paese ed al Governo Regionale l’attivazione immediata di tutti quei provvedimenti che devono mirare al sostegno dell’adeguato e indispensabile collegamento aereo della nostra Regione e di tutte quelle misure, di cui alcune già adottate, ma che tardano ad esplicare i loro effetti concreti e reali tanto che rimane sotto gli occhi di tutti che ancora non sono nemmeno iniziati i lavori di rifacimento di quella che un dì fu la ferrovia Trapani Palermo, rimangono in un indefinito limbo i lavori di semplice ma vitale (anche per noi) ricostruzione di interi tratti della Autostrada Palermo-Catania, mentre rimangono nell’abbandono tante altre infrastrutture stradali, portuali, ferroviarie. Sono tutte circostanze che concorrono a definire il sistema dei trasporti della nostra Regione indecorosamente arcaico, poco sicuro, per grande parte inutilizzabile e non adeguato alle esigenze di ordinario sviluppo dell’economia dei territori e nemmeno lontanamente allineato con gli standard di altre aree mediamente sviluppate".
Antonio Gandolfo Articolo Uno - La decisione di Alitalia di abbandonare a partire da luglio l'aeroporto di Birgi è la conclusione annunciata di un totale disimpegno della compagnia di bandiera, che colpisce con durezza le speranze di rilancio della nostra struttura aeroportuale.
È inaccettabile – dichiara Antonio Gandolfo segretario provinciale Articolo Uno Trapani - che Alitalia, sostenuta dalle ingenti sovvenzioni statali pagate dai cittadini, non mantenga gli impegni assunti sulle tratte di Roma e Milano, di fondamentale importanza per i collegamenti delle nostre comunità. Articolo Uno sostiene e partecipa all’ iniziativa unitaria di sindaci, sindacati ed organizzazioni imprenditoriali, con la manifestazione del 17 giugno, per chiedere il ritiro immediato della decisione di Alitalia e per ottenere l'intervento dei governi regionale e nazionale sul rispetto degli impegni, nell'interesse di tutto il territorio trapanese.
Mariella Barraco segretaria del partito democratico di Erice - Il circolo del Partito Democratico di Erice esprime forte preoccupazione per l’interruzione del servizio di trasporto aereo passeggeri deciso dalla Compagnia aerea Alitalia da e per l’aeroporto di Trapani Birgi. Tale scelta appare non soltanto irrispettosa nei confronti di un territorio sempre più marginalizzato, ma anche estremamente dannosa sotto il profilo turistico, vista l'ormai imminente stagione estiva già segnata dalle evidenti conseguenze negative causate dall'emergenza Covid-19. Il Pd Di Erice si dichiara disponibile ad appoggiare le iniziative che il Sindaco di Erice, i vertici del Pd locale e i deputati regionali e nazionali del partito, vorranno intraprendere a difesa degli interessi del territorio ericino e dell'intera provincia di Trapani.