Il Reddito di Cittadinanza fin qui non ha funzionato. E' questo quello che è emerso dall'incontro tra Matteo Salvini e il presidente dell'Anpal Domenico Parisi, sulla situazione dei centri dell'impiego e dei navigator e sull'effettiva efficacia della misura. Il problema - stando a quanto riporta Libero - non sarebbe da ascrivere al lockdown che ha paralizzato l'Italia per tre mesi, ma è di altra natura. Questo il riassunto che Parisi avrebbe fatto al leader della Lega sui numeri reali del provvedimento: "Abbiamo 2 milioni e mezzo di percettori del reddito di cittadinanza, di questi 1 milione è abile al lavoro e tra questi 500 mila sono stati convocati per siglare il patto che introduce alla ricerca del lavoro. La cifra di persone che effettivamente lo ha trovato è di appena 65 mila unità, ma di questi solo 17 mila a tempo indeterminato, i restanti 58 mila hanno ottenuto occupazioni a tempo".
L'ex ministro degli interni ha inoltre spiegato altri dettagli. "Circa 20 mila persone beneficiarie in seguito alle indagini effettuate hanno perso il sussidio e in 120 mila, seppur convocati per siglare l'accordo per essere assegnati ai navigator non si sono presentati". Salvini, a domanda specifica dice di "non essere pentito di aver votato questa legge con i 5 stelle, dando la colpa al sistema che è fermo e non riesce a far incrociare la domanda con l'offerta. "Pd e 5 stelle - conclude il leader del Carroccio - litigano sul da farsi, tra chi vuole tornare indietro e annullare la misura e chi insiste per portarla avanti, così non si decide e la questione resta congelata".