Altra seduta di consiglio comunale ieri a Sala delle Lapidi, a Marsala, dove ci si continua a riunire da remoto, fisicamente a Palazzo VII Aprile ci vanno pochi consiglieri.
Riunirsi online è più facile e anche più agevole, molti consiglieri sono ligi alla presenza, altri invece sono lì ma non partecipano, si distraggono, fanno altro, lavorano, quindi non seguono l’attività consiliare e spesso non rispondono nemmeno al segretario generale, che più di una volta li ha ripresi.
Il consigliere Giovanni Sinacori ha lanciato la questione Alitalia, l’abbandono dell’aeroporto di Trapani-Birgi da parte della compagnia, che viene continuamente alimentata con soldi pubblici, impone una presa di posizione da parte del consiglio comunale.
I lavori si scaldano, il rappresentante del Movimento Cinque Stelle, Aldo Rodriquez, difende la sua parte politica, che governa insieme al Pd, non accetta che vengano addossate responsabilità ai pentastellati.
Il presidente Enzo Sturiano è costretto a sospendere i lavori per dieci minuti, lo scontro con Rodriquez è servito quando Sturiano afferma: “Il problema di Alitalia è un problema del suo governo nazionale”.
Nemmeno la drammaticità dei fatti in cui versa l’aeroporto con una stagione estiva compromessa unisce negli intenti i consiglieri.
Tutti convinti che lo sviluppo economico del territorio passi solo dalla piena funzionalità dell’aeroporto, certamente ha una influenza ma non pensare ad altri servizi a terra, di cui il territorio è completamente sprovvisto, è da miopi.
Si esaurisce in breve la questione aeroporto e si passa al prelievo del punto 52 che dovrebbe prevedere il rinvio del pagamento Imu ma il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha reso noto che non sarà possibile rinviare il pagamento della parte di tassa che va alla cassa statale, quindi non si potrà andare oltre il 16 giugno per la riscossione.
Qualora i Comuni, con propria delibera, dovessero prorogare il pagamento della tassa potrebbero andare in contenzioso con il Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Sturiano propone un emendamento che prevede il pagamento della parte statale dell’imposta a scadenza prevista mentre per la cifra comunale il rinvio a settembre.
La questione non risolve il problema di tutte quelle attività che sono rimaste chiuse durante il lockdown e quindi sprovviste di introito.
In realtà, chiarisce meglio il vicesindaco Agostino Licari, che il rinvio era previsto per tutte quelle categorie che hanno subito un grave danno economico durante la quarantena, non per i pensionati e per i lavoratori dipendenti.