Egregio direttore,
ho deciso di scrivere alla redazione del suo giornale per raccontare la mia storia in merito alla vicenda della fuga di Alitalia dall'aeroporto Vincenzo Florio.
Nel mese di aprile, in pieno lockdown, decido di prenotare un volo andata e ritorno da Milano Linate per Birgi per le vacanze di luglio/agosto, per rivedere la mia famiglia dopo 7 mesi di lavoro al nord tra mille difficoltà. Io, come tanti altri, non mi sono mai fermato durante la pandemia e quindi aver prenotato le meritate vacanze mi dava la spinta per continuare nel mio lavoro.
Qualche giorno fa leggo con disappunto che la compagnia di bandiera ha deciso unilateralmente di non volare più su Trapani a prescindere dai biglietti come il mio già venduto.
Provo quindi a contattare Alitalia e scopro che non ha un indirizzo mail a cui rivolgersi disponibile sul sito web nè tantomeno una numerazione gratuita da poter contattare per sapere cosa ne sarà del volo su cui sono prenotato. Per non vivere nell'incertezza decido comunque di chiamare il numero a pagamento e l'operatrice che mi risponde riferisce che allo stato attuale il mio volo risulta confermato. Dietro mia insistenza approfondisce la ricerca e si rende conto quasi stupita che avevo ragione io e che la tratta non verrà più coperta nè tantomeno riprogrammata su Palermo e mi accenna che probabilmente in seguito sarò contattato via mail per ricevere un voucher mentre non fa menzione di un rimborso. La stessa operatrice mi invita a contattare nuovamente nel fine settimana il numero a pagamento a cui stavo chiamando per avere maggiori informazioni.
Poiché non ero d'accordo a chiamare nuovamente a pagamento (7 euro per 5 minuti di chiamata) per non avere risposte, l'operatrice mi fornisce finalmente un numero gratuito a cui rivolgermi.
Chiamo tale numero e un'altra addetta mi conferma che il volo allo stato attuale è confermato e che se ci fossero variazioni mi sarebbero state comunicate.
Vista l'incongruenza e la mancanza di trasparenza delle informazioni ricevute mi invita per chiarimenti a mandare una mail all'ufficio relazioni con la clientela di Alitalia. Sono in attesa di una risposta da quest'ultimo ufficio e nel frattempo a circa un mese dalla partenza che a malincuore vedo sempre più lontana non so ancora se il mio volo è cancellato, se verrà riprogrammato, se mi verrà rimborsato o se ne devo acquistare un altro.
Ho viaggiato molto durante la mia vita utilizzando svariate compagnie aeree, dalle più rinomate come Emirates, a quelle meno note di alcuni paesi africani, come la Royal Air Maroc e mai mi sono ritrovato in un limbo simile a poche settimane da un viaggio. Lascio a lei e ai suoi lettori le considerazioni in merito alla nostra compagnia di bandiera.
Saluti,
Giuseppe