Un ipotetico partito di Giuseppe Conte alle urne prenderebbe tra il 12 e il 15%. Toglierebbe voti a M5s e Pd, e pescherebbe nel bacino di indecisi e astenuti.
È quanto emerge dalla Supermedia di Agi e YouTrend che analizza i sette principali sondaggi dell’ultima settimana. La maggioranza di governo è al 42,3% (+0,1), l’opposizione di centrodestra al 48,3% (-0,5). Questi i dati dei singoli partiti:
Lega 26,0% (-0,3)
Pd 20,4% (-0,2)
M5s 16,1% (+0,2)
Fdi 14,6% (+0,1)
Forza Italia 7,0% (-0,1)
Italia Viva 3,2% (+0,2)
La Sinistra 2,6% (-0,1)
Azione 2,5% (+0,2)
Verdi 1,8% (+0,1)
+Europa 1,8% (+0,1).
Conte ha detto ieri che non pensa affatto a un partito personale, «sarebbe folle da parte mia dedicare anche una sola caloria a questi pensieri». Ha aggiunto di avere un piano per il futuro che renderà noto solo dopo l’incontro con le parti sociali, ma di cui può anticipare alcuni punti: «Lavoriamo ad una rete nazionale unica in fibra ottica, a promuovere in modo forte i pagamenti digitali e varare un piano cashless, vareremo una nuova versione di Impresa 4.0, si chiamerà Impresa 4.0 plus e avrà incentivi consistenti per una spinta ulteriore alla digitalizzazione delle imprese, per quelle che investono in robotica e adottano anche l’intelligenza artificiale, introdurremmo un decreto di semplificazione per gli appalti che porterà l’autorizzazione ambientale dai 5 anni attuali alle 5 settimane. Porteremo l’Alta Velocità al Sud, oltre a collegare Roma con Genova, Pescara ed Ancona».