Era nell’aria e si è materializzato, ieri sera, nel corso della seduta del consiglio comunale di Trapani. La maggioranza si è schierata contro la nascita del Comune di Misiliscemi che raggruppa le frazioni del capoluogo.
Diciassette consiglieri hanno presentato, durante i lavori di aula, una mozione, invitando l’Amministrazione “ad attivare ogni valido strumento giuridico-politico necessario per verificare l’attuale volontà dei cittadini delle frazioni, alla luce delle innumerevoli sollecitazione pervenute da altri cittadini, per meglio valutare la creazione del nuovo Comune che frammenterebbe il territorio considerato, peraltro, che è soltanto una minoranze dei residenti che si è espressa favorevolmente”.
Doccia fredda dopo il referendum di due anni fa indetto per la creazione del nuovo comune e che ha avuto esito favorevole? Il sindaco Tranchida oggi sarà ascoltato dalla prima commissione legislativa all’Ars Affari istituzionali.
Misiliscemi doveva nascere prima dell'estate, in attesa proprio dell'ok dell'assemblea regionale siciliana. Nei mesi scorsi la giunta Musumeci aveva approvato la delibera di istituzione del nuovo ente locale che, all'inizio, doveva retto da un commissario in carica fino alle elezioni.
Il nuovo Comune doveva incorporare le frazioni di Fontanasalsa, Guarrato, Rilievo, Locogrande, Marausa, Palma, Salinagrande e Pietretagliate. Adesso, però, tutto è in dubbio.