Raffica di reazioni all'inchiesta che da giorni stiamo pubblicando su Tp24 sulle trame di Erice, il gruppo di pregiudicati che influenza la vita politica nel comune della Vetta, e il voto alle ultime amministrative.
La puntata di ieri ha svelato cosa ci fosse dietro all'elezione e alle dimissioni immediate di Francesco Tarantino, candidato al consiglio comunale di Erice a sostegno della sindaca Daniela Toscano. Si è scoperto che la sua candidatura fosse sostenuta da un noto pregiudicato “grande elettore” di San Giuliano, Giuseppe Diego Pipitone, che poi lo ha costretto a dimettersi. E che la sindaca Toscano conoscesse Pipitone.
“Ho la coscienza a posto. Sono serena e non intendo dimettermi”. Dichiara la sindaco Toscano intervistata da Maurizio Macaluso.
La sindaca però non interviene nel merito dei fatti, e va completamente fuori direzione scambiando un'inchiesta giornalistica, che tocca diversi aspetti della vita politica e non solo di Erice, per un attacco politico.
Ecco le sue dichiarazioni.
“Ho la coscienza a posto. Sono amareggiata di questo tentativo maldestro di macchinazione. Non hanno nulla da farmi. Sono più che serena. Mi dispiace che si sia messa in moto questa macchina. Se questo è l'inizio della pre campagna elettorale allora non ci sono limiti. C'è una strategia volta a destabilizzare la mia amministrazione. E' una cosa montata ad arte. I miei avversari non hanno motivazioni. Devono attaccarmi sul programma, ma non hanno argomentazioni. Prima o poi scriverò una lettera. Non intendo dimettermi. E' un accerchiamento che c'è stato fin dal mio insediamento”.
Dicevamo che sono state diverse le reazioni ai fatti emersi.
In una nota congiunta i portavoce del Movimento 5 Stelle al consiglio comunale di Erice Eugenio Strongone, Alessandro Barracco e al Senato Vincenzo Maurizio Santangelo, hanno dichiarato:
“Nel 2020, salire agli onori della cronaca ancora una volta per fatti che riguarderebbero il mercimonio del voto rappresenta una sconfitta per la democrazia e per l'intero territorio.
Come MoVimento 5 Stelle abbiamo da sempre basato la nostra azione politica sulla legalità. Il voto deve essere esclusivamente espressione di Libertà e Democrazia e non condizionato da logiche clientelari e di scambio, che rischiano ancora una volta di danneggiare i cittadini e la reputazione della nostra terra.
Nel rispetto del principio di non colpevolezza garantito dalla nostra Costituzione, chiediamo che venga fatta quanto prima chiarezza dai soggetti interessati e confidiamo nel prezioso lavoro svolto dagli organi inquirenti e giudiziari”.
Sui fatti è intervenuto anche Nino Oddo, ex deputato regionale del Psi, che viene coinvolto in un'altra puntata della nostra inchiesta. Oddo dichiara:
“Apprendo dalle lettura di alcune intercettazioni ambientali rese pubbliche oggi da alcuni organi di stampa, che alcuni ambienti mafiosi, in occasione delle elezioni amministrative ad erice, avrebbero forzatamente indotto alcuni candidati a non sostenere lo schieramento che a me faceva politicamente riferimento per indirizzare il loro appoggio allo schieramento avversario. Ritengo che, aldilà delle implicazioni giudiziarie dell inchiesta in corso che competono ovviamente alle autorità preposte, sul piano politico non posso esimermi dal giudicare falsato l esito di quella consultazione elettorale. E a dichiararmi orgoglioso di essere ritenuto avversario da questi ambienti, in ragione di una visione morale dell impegno politico che mi ha sempre visto assolutamente nemico del sostegno mafioso e dell uso del denaro nella competizioni elettorali. Pur a costo di sconfitte nelle urne , ma a testa alta difronte ai miei concittadini”.
Chiedono le dimissioni del sindaco e annunciano un'interrogazione al Ministro dell'Interno quelli di Fratelli d'Italia. Ecco la loro nota:
“Apprendiamo da notizie di stampa delle gravi modalità connesse alla raccolta del consenso che ha portato all’elezione del sindaco, Daniela Toscano, e quindi alla vittoria della coalizione costruita e composta anche da Giacomo Tranchida.
Abbiamo letto delle “ingerenze” di personaggi noti agli uffici preposti, con casellari giudiziari che non hanno bisogno di essere commentati e rimaniamo basiti dall’ipocrita disinvoltura con cui, in questi anni, dal gruppo Toscano si siano dettate lezioni di moralità pubblica.
Il sindaco Toscano di giorno criticava le frequentazioni, talvolta perfino le parentele, degli avversari politici che ne contestavano l’operato amministrativo, stringendo la sera accordi con personaggi pregiudicati per reati di una gravità inaudita del calibro di Pipitone.
Non può tollerarsi oltre la persistenza di questa amministrazione che, con i voti decisivi del Pipitone, ha vinto al primo turno.
Abbiamo già concordato con la nostra on. Carolina Varchi di depositare oggi stesso interrogazione al Ministro competente affinché verifichi, tramite la Prefettura, se vi sono irregolarità al comune di Erice.
E’ in discussione l’onorabilità di una gloriosa istituzione, la credibilità della politica, la fiducia dei cittadini ericini che meritano trasparenza.
L’on. Giampiero Cannella, portavoce regionale, l’Avv. Maurizio Miceli, portavoce provinciale, il consigliere comunale Giuseppe Vassallo e l’intero partito di Fratelli d’Italia Trapani – Erice, chiediamo le immediate dimissioni del sindaco Daniela Toscano”.