La querelle relativa all’assegnazione dei seggi del Consiglio comunale adesso è chiusa definitivamente. Il Cga ha dato ragione a Domenico Ferrante e a Laura Genco che, pertanto, restano in carica.
Nel giugno del 2018, Genco risultava eletta alla carica di consigliere comunale di Trapani, avendo conseguito 375 preferenze a fronte delle 371 preferenze ottenute da Ferrante.
Quest’ultimo, pertanto, proponeva ricorso innanzi al Tar Sicilia sostenendo che - per effetto di taluni errori commessi in sede di trascrizione dei dati contenuti nelle tabelle di scrutinio – i seggi delle sezioni 19 e 61 avrebbero erroneamente riportato nei verbali sezionali i voti dei vari candidati.
Il TAR annullava, parzialmente, i risultati elettorali – ritenendo che al Genco andassero attribuiti 372 voti mentre a Ferrante andassero, invece, attribuiti 373 voti – e proclamava quest'ultimo alla carica di consigliere comunale.
Genco, però, con il patrocinio dell'avvocato Girolamo Rubino ha contestato e così il Cga, con sentenza parziale, ha disposto un supplemento di istruttoria con riferimento alle tabelle di scrutinio della sezione 19
Nel frattanto, Giuseppe Pellegrino, eletto nella lista “Demos”, ha rassegnato le proprie dimissioni dalla carica di consigliere comunale, essendo stato nominato assessore del Comune di Trapani.
Conseguentemente, il Consiglio comunale ha disposto la “ surroga del consigliere comunale dimissionario con il primo dei candidati non eletti: Laura Genco” .
L’avvocato Girolamo Rubino ha chiesto che venisse dichiarata l'improcedibilità del giudizio, avendo l'appellante conseguito il “bene della vita” che l'aveva indotta a proporre il ricorso in appello.
Il presidente del Cga, ha dichiarato improcedibile il giudizio e compensato tra le parti le spese processuali. Per effetto di tale Decreto, la vicenda relativa ai suddetti seggi si è definitivamente conclusa e i consiglieri Ferrante e Genco restano entrambi in carica quali consiglieri comunali di Trapani.