A seguito della lettura di dichiarazioni ufficiali, attraverso comunicato stampa, del Sindaco di Mazara del Vallo Salvatore Quinci relative all’incontro, avvenuto nel primo pomeriggio dello scorso 29 giugno presso la sede del Comune, il Segretario Provinciale di Trapani CIFA, Dott. Gaspare Ingargiola, il Presidente dell’Associazione Panificatori della Provincia di Trapani “I Fornarini” e Dirigente Asso-Artigianato Mazara del Vallo, Francesco Alagna, ed il Dirigente Sindacale Provinciale CIFA Area Legale Amministrativa e Civile, Avv. Filippo Inzirillo, tutti presenti al suddetto incontro, esprimono molto rammarico per la mancata citazione nello stesso comunicato.
“Non si trattava di un incontro, convocato, lo ricordiamo, dal Sindaco, con una semplice rappresentanza di panificatori mazaresi bensì –ha spiegato Gaspare Ingargiola- con componenti del direttivo di un‘Associazione provinciale, “I Fornarini”, alla quale oggi aderisce la quasi totalità dei panificatori mazaresi, e che è supportata da una Confederazione, qual è CIFA ITALIA, che ha un solido impianto articolato in Federazioni che rappresentano i maggiori settori di attività - presenti sul territorio nazionale (Commercio, Terziario, Distribuzione, Servizi, Artigianato, Turismo, Pubblici Esercizi, PMI, Agricoltura, Onlus); una Confederazione indipendente ed apartitica, che si propone come obiettivo primario, fondato sui valori della libertà e della giustizia sociale, il miglioramento e lo sviluppo delle condizioni culturali, morali, professionali, giuridiche ed economiche degli associati.
In merito alla richiesta dell’Associazione “I Fornarini”, proposta già lo scorso 8 giugno in un precedente incontro con il Sindaco sempre nella Sala Giunta del Comune, di un’ordinanza comunale chiusura di tutte le attività di panificazione nelle giornate festive, ed in particolare la domenica, il Segretario provinciale di CIFA Italia ha dichiarato: “ribadiamo la ferma volontà nel continuare strenuamente questa battaglia per la dignità di un’intera categoria lavorativa che ad oggi opera in un contesto normativo e ambientale privo di regole. La normativa regionale vigente, che permette la facoltativa apertura nelle domeniche e nei festivi, al quale fa riferimento il Sindaco Quinci, e per la quale ha dichiarato di non potere procedere all’emissione della predetta ordinanza, rappresenta, a seguito anche della recente emergenza covid-19, una vetusta interpretazione del mercato del lavoro, oltre che un vero “lasciapassare” per selvagge interpretazioni a discapito dei lavoratori e consumatori; ricordiamo anche un’iniziativa comune contro la totale liberalizzazione delle aperture domenicali e festive intrapresa di recente, e congiuntamente, dai sindacati Filcams Cgil Sicilia, Fisascat Cisl Sicilia e Uiltucs Sicilia. Chiediamo –ha ribadito Gaspare Ingargiola- al Sindaco Quinci una vera e propria assunzione di responsabilità appoggiando in prima persona, e concretamente, un percorso di interlocuzione con le Autorità regionali, magari attraverso un tavolo tecnico, con la partecipazione delle diverse associazioni professionali, presieduto dall’Assessore regionale alle Attività Produttive, On. Girolamo Turano (al quale abbiamo richiesto un incontro), finalizzato –come dichiarato nel recente comunicato dal primo cittadino mazarese- a venire incontro alle esigenze dei lavoratori. CIFA –ha sottolineato il responsabile provinciale - è impegnata quotidianamente, ed è sempre pronta a stabilire produttive sinergie con le diverse associazioni professionali, vedi anche l’attività della confederata UNPI, per l’unità e lo sviluppo del territorio, e per il miglioramento delle imprese e delle posizioni dei lavoratori”. Ingargiola ha infine annunciato: “abbiamo previsto nei prossimi giorni un meeting provinciale con gli artigiani alimentari del comparto della panificazione al fine anche di fare un resoconto degli effetti pratici del Decreto Assessoriale n.842 del 30 maggio 2018”.
Il Presidente dell’Associazione Provinciale “I Fornarini”, Francesco Alagna, annunciando di aver già ricevuto l’interessamento alla proposta da parte di alcune Amministrazioni ed esercenti, non solo della panificazione ma anche di diversi generi alimentari, di città viciniore, ha così spiegato: “La domenica chiusa non arreca alcun danno economico alla nostre attività, anzi durante l’emergenza covid-19 abbiamo avuto modo di scoprire in queste settimane di chiusura totale quale siano stati i vantaggi economici delle festività senza l’attività aperta. Le mancate vendite nelle festività vengono abbondantemente ricompensate dai maggiori incassi registrati nel prefestivo e nella giornata immediatamente successiva. Ma non solo. La chiusura nei festivi porta un profitto maggiore dato dall’abbattimento dei costi del personale ma anche riduzione del costo delle utenze. Solo per fare un esempio, il lavoro domenicale prevede il costo orario di € 11,59 all’ora, ossia il 75% in più rispetto alla paga oraria riconosciuta ad un apprendista lavoratore addetto alla vendita del pane, oltre ai maggiori oneri previdenziali, assicurativi e fiscali.
La chiusura nei giorni festivi –ha aggiunto Alagna- non comporterà alcuna perdita di posti di lavoro, ma anzi avremo lavoratori che continueranno a guadagnare come prima e renderanno molto di più perché riscopriranno il diritto al riposo ed al piacere di stare in famiglia. Del resto, la storia recente ha dimostrato come l’apertura continua di tutte le attività commerciali non abbia portato ad un aumento nel numero di dipendenti occupati, ma solamente un maggiore loro sfruttamento e la riduzione dei loro diritti”.