Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
08/07/2020 16:41:00

Mafia,  il boss castellammarese Mariano Asaro non risponde alle domande del gip

Il boss di Castellammare Mariano Asaro fa scena muta davanti al gip.

L'uomo è stato arrestato ieri, nell'operazione antimafia che vede coinvolti anche l'ex deputato regionale Paolo Ruggirello, il boss di Paceco, già in carcere perché arrestato nell'operazione Scrigno, Carmelo Salerno, e il sindaco di Paceco, Giuseppe Scarcella.

Questa mattina davanti al giudice per le indafini preliminari Claudia Rosini, Mariano Asaro, si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Uscito dal carcere nel 2018, Asaro è tornato a ricoprire un ruolo di vertice nella famiglia mafiosa di Castellammare.  Inizia a lavorare ad un progetto imprenditoriale illecito. Costituisce una società, la Pacecodental srl, intestata fittiziamente alla cognata Maria Vincenza Occhipinti, raggiunta dalla misura cautelare dell’obbligo di dimora, per la gestione di un ambulatorio di odontoiatria da aprire a Paceco.  

Ma la storia criminale di Asaro è nota sin dagli anni '70, quando viene affiliato alla famiglia mafiosa di Castellamare del Golfo. E' stato a lungo latitante ed inserito nella lista dei trenta latitanti più pericolosi fino all’arresto nel 1997. Il nome di Mariano Asaro insieme a quello di Mariano Aagate e Natale L’Ala, fa parte dell'elenco degli iscritti alla loggia massonica coperta "Iside 2" scoperta nel 1986 all’interno del circolo Scontrino, presieduto dal maestro venerabile Gianni Grimaudo.