Il sindaco di Paceco Giuseppe Scarcella, indagato nell'operazione che ha portato agli arresti del boss di Castellammare Mariano Asaro e del boss di Paceco, Carmelo Salerno, vicenda nella quale è indagato anche l'ex parlamentare regionale Paolo Ruggirello, ha chiesto ufficialmente al presidente del Consiglio comunale, Gaetano Rosselli, di convocare il consiglio comunale urgente e straordinario per rendere proprie dichiarazioni.
Nei giorni scorsi il primo cittadino si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti ai carabinieri, delegati dalla procura distrettuale antimafia di Palermo di svolgere l'interrogatorio.
Ora si attende la decisione del presidente del consiglio comunale e la convocazione della seduta.
E sull'operazione antimafia che vede il sindaco Scarcella indagato è intervenuto il commissario comunale Francesco Incambisa: "Le ultime operazioni dei Carabinieri che hanno scoperchiato intrecci di Mafia fra Paceco e Castellammare del Golfo e che hanno coinvolto con l'emissione di un avviso di garanzia per concorso esterno in associazione mafiosa il sindaco in carica Giuseppe Scarcella, ad oggi non hanno generato chiarimenti politici significativi. Il sindaco si è avvalso della facoltà di non rispondere, come da suo diritto e quindi si sposta in avanti ogni chiarimento della sua posizione. La politica non può accettare ad oltranza per pezzi importanti della sua macchina, rinvii di chiarimenti. Non troviamo accettabile mantenere un ruolo politico così importante con questo scenario così opaco. Pensiamo che cominci ad essere ratificato, dal ripetuto accadere, il fatto che si può continuare a negare una questione morale con pendenze come quelle che gravano sul sindaco di Paceco. A tutte le parti politiche che si trovano in queste condizioni e quindi al sindaco Scarcella chiediamo di dimettersi per favorire il normale raggiungimento del processo di verità che li riguarda. Gli enti locali troverebbero serenità e percorsi nuovi ed efficaci di funzionamento".