Un’altra storia di violenze e degrado morale e sociale arriva da una contrada del versante nord marsalese. L’ultimo capitolo è una denuncia per lesioni personali presentata ai carabinieri dalla 33enne marsalese Letizia Occhipinti.
La storia, però, vede protagonisti due giovanissimi, già genitori di un bambino che in ottobre compirà due anni. La donna che ha sporto denuncia sarebbe stata presa a ceffoni dal padre del protagonista della storia: un 23enne che nel 2017 avviò una relazione con una ragazza di 16 anni, che all’inizio del 2018 rimase incinta.
Nel frattempo, pare che il rapporto sentimentale sia stato piuttosto tempestoso, tanto che per l’ipotesi di reato di maltrattamenti in famiglia (pare che la giovane mamma sia stata più volte picchiata) il gip del tribunale di Marsala emette nei confronti del giovane padre una misura cautelare di divieto di avvicinamento alla ragazza, dalla quale si deve mantenere ad almeno 300 metri di distanza. Non può frequentare i luoghi frequentati dalla ragazza e non può avere con lei alcun contatto, neppure visivo. Altrimenti, la magistratura potrebbe emettere una misura cautelare ancor più drastica. La “colpa” della Occhipinti sarebbe quella di avere preso le difese della ragazza, che abita nella sua stessa contrada, nell’entroterra del versante nord marsalese. E forse per questo, nei giorni scorsi, ha subito un’intrusione nel recinto della sua abitazione, dove ha trovato fracassate le gabbie dei conigli e altri danni. Pensando che l’autore potesse essere stato il 23enne, si reca a casa di questi, ma incontra il genitore, che alle sue rimostranze, l’avrebbe schiaffeggiata. E per questo, la Occhipinti, con l’assistenza dell’avvocato Vincenzo Forti, l’ha denunciato. Ma non si è limitata a questo. Ha, infatti, già posto le basi per la costituzione di un’associazione a tutela delle donne vittime di violenza che chiamerà “Scarpette rosse”.