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13/07/2020 06:00:00

Inchieste e scontri politici. Il caos di Erice che arriva fino a Trapani

L'inchiesta giudiziaria che ha portato alla misura del divieto dimora per la sindaca di Erice Daniela Toscano ha generato un caos politico senza precedenti per la città della vetta.

La sindaca è accusata di calunnia ma soprattutto di abuso d'ufficio. Avrebbe fatto pressioni, a discapito di un imprenditore, per favorire il rilascio di autorizzazioni per realizzare un parcheggio di cui socio occulto era il fratello, Massimo, anche lui indagato.
La sindaca è stata sospesa dal Prefetto, come prevede la legge Severino. Le sue dimissioni sono nell'aria, richieste da tutti, ma che ancora non arrivano. La sindaco aspetta di essere sentita dagli inquirenti nell'interrogatorio di garanzia per decidere. Nel frattempo tre assessori della sua giunta hanno lasciato, De Vincenzi, Simonte e Spagnolo.

Il dibattito politico è aperto. Il Pd, di cui Toscano è componente dell'assemblea nazionale da cui si è sospesa, ha chiesto le sue dimissioni.

 

“E' una situazione molto complicata. Va fatta però una distinzione tra le questioni giudiziarie e quelle politiche. Gli assessori hanno fatto bene a dimettersi, non c'è più la serenità per amministrare. Politicamente però non c'erano più le condizioni per andare avanti e ne stavamo ragionando dentro il Pd. Noi avevamo posto un problema di percorso politico dentro il Pd”, ha detto Valentina Villabuona, presidente del Pd in provincia di Trapani.


“Sono giuste le dimissioni degli assessori, ed è giusto che la sindaca si dimetta, il che le consente di difendersi meglio da libera cittadina. Si deve guardare al territorio, se non c'è più serenità per amministrare ci si deve fermare. La politica dovrebbe analizzare per arrivare prima della magistratura. La politica deve ripartire con scelte coerenti anche nella composizione delle coalizioni. Spesso ci siamo ritrovate queste coalizioni a trazione civica, che poi sono quelle che esplodono appena si entra in consiglio. Sulla composizione delle liste, la ricerca di un consenso bisogna ragionare”, ha dichiarato Villabuona a Buongiorno 24..

Uno dei più duri oppositori della Toscano e quindi del sindaco di Trapani Giacomo Tranchida (sponsor e mentore politico della Toscano) è Nino Oddo, ex deputato regionale e leader del Psi, che però si è detto “addolorato per le inchieste giudiziarie su Erice. Questo è il mio Comune. Sono il maggior oppositore del sistema che ruota attorno a Giacomo Tranchida sin dal 2007. Dovrei essere la persona più felice, invece sono dispiaciuto per la mia città”.
“Non condivido quello che dicono molti che sono tutti la stessa cosa, che 'il migliore ha la rogna'. Mettiamola così, ognuno di noi ha delle asticelle etiche e morali che ci diamo, c'è chi ce l'ha molto alta e chi bassa. Io non ho mai avuto appoggi da mafiosi e non ho mai avuto rapporti col denaro in entrata né in uscita, in relazione alla politica” ha aggiunto Oddo.

Ma le vicende di Erice si ripercuotono anche sulla vicina Trapani. Per una questione geografica, per questo sentirsi un unico grande Comune. Perchè coinvolto c'è anche Massimo Toscano, fratello della sindaca di Erice, consigliere comunale a Trapani, nella maggioranza a sostegno di Tranchida. Ma soprattutto per la forte vicinanza tra la sindaca Toscano e Tranchida, mentore politico della sindaca di Erice.
Prima dell'inchiesta giudiziaria che ha stravolto Erice a Trapani gli animi erano molto caldi, con le tensioni e i nervi tesi in consiglio comunale, Quel consiglio comunale in cui il sindaco Tranchida ha aggredito verbalmente alcuni consiglieri di opposizione.

Tra questi Giuseppe Lipari, che prima era un sostenitore di Tranchida. “Ho creduto fortemente che il suo progetto politico fosse rivoluzionario anche nella selezione della classe dirigente. Invece poi ho scoperto il metodo Tranchida, sia nella selezione della classe dirigente sia nella realizzazione del programma elettorale. Tutto viene calato dall'alto e decidono poche persone, poi gli altri sono degli yesman”. Lipari ha anche invitato il Prefetto a richiamare all'ordine il sindaco, “che non si può permettere di insultare i consiglieri comunali. Il dibattito è scaduto in basso, quando non si hanno argomenti si attacca sul personale”.
Ecco un estratto delle tre interviste a Valentina Villabuona, Nino Oddo e Giuseppe Lipari.