E adesso chi glielo dice alla Cassazione?
Nell'ultima seduta di consiglio comunale il consigliere Ivan Gerardi ha dovuto chidere scusa al vice sindaco Agostino Licari. Vi ricordate? Gli aveva dato in aula del cretino.
Licari lo aveva definito un "avvocaticchio" e lui per ripicca lo aveva offeso. La cosa singolare è che Gerardi è avvocato e si faceva scudo di una sentenza della Cassazione che diceva che non è reato offendere un amministratore. In realtà non per fare contento Gerardi, ma perché il reato di ingiuria è stato depenalizzato. Inoltre, nel suo caso, non stavamo parlando di ingiuria ma di un altro reato: offesa al corpo politico e amministrativo.
La vicenda l'abbiamo spiegata qui.
Com'è finita? Che ovviamente Licari ha querelato Gerardi, e la Procura ha ritenuto, giustamente di procedere. Le diplomazie si sono messe al lavoro, e con le scuse pubbliche di Gerardi, la querela è stata ritirata.
Gerardi, nelle sue scuse, ha dovuto ammettere di “avere tenuto un comportamento irrispettoso nei confronti del vice sindaco. Le mie affermazioni hanno leso l’immagine e la rispettabilità del vice di Alberto Di Girolamo. Adesso sento il dovere di porgergli pubblicamente le mie scuse restituendogli in tal modo dignità a chi dal mio intervento era stato offeso”.