Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
15/07/2020 18:04:00

Il paragone con Auschwitz. Piera Aiello si scusa, ma non ha capito nulla ... 

 Ha paragonato la sua condizione di testimone di giustizia (nuova identità, lavoro alla Regione, casa, scorta ...) a quella dei deportati nel campo di concentramento di Auschwitz. Anzi, peggio: perchè come ha detto l'onorevole dei Cinque Stelle, Piera Aiello, autrice della clamorosa e vergogosa gaffe: "Gli ebrei di Auschwitz almeno sono stati uccisi".

L'articolo di Tp24 con le dichiarazioni di Aiello, parlamentare eletta nel collegio di Marsala, sta facendo il giro del web. E lei ha pubblicato un post di scuse, che però peggiora le cose. Perchè Aiello semplicemente è ignorante di storia, e continua ad insistere con il paragone tra la sua categoria e quella dei deportati, due cose neanche lontamente paragonabili. Tra l'altro, nella sua ignoranza, chiede scusa ai "familiari delle vittime dell'Olocausto", come se la sua frase fosse irriguardosa di una categoria, e si lancia in un imperdibile "non sono mai stata antisemita o razzista". Ed è una Deputata ... 

Ecco cosa dichiara:

Ci tengo moltissimo a chiarire la mia posizione in merito ad un intervento di questi giorni. Evidentemente il mio dire è stato oggetto di polemica per aver paragonato i testimoni di giustizia agli ebrei deportati ad Auschwitz. Chiedo scusa ai familiari delle vittime dell'olocausto, non era assolutamente mia intenzione ferire la memoria di nessuno.
Volevo Semplicemente manifestare la condizione che noi testimoni siamo costretti a vivere per via di uno Stato praticamente assente: ci sentiamo chiamati a morire tutti i giorni.
Rischiamo di subire da un momento all'altro un attacco mortale da parte di tutte quelle persone che ci vedono come “nemici”, mentre lo Stato rimane inerte a guardare tutto quello che ci capita senza prendere provvedimento alcuno.
Non sono mai stata antisemita o razzista, ho sempre lottato per una categoria - quella dei testimoni e quella dei collaboratori - che è debole e inascoltata!