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16/07/2020 16:25:00

"La vita delle fotografie è importante": a Palermo l'evento promosso da Tony Gentile

“Photographs lives matter – la vita delle fotografie è importante” e lo è veramente per la memoria delle nostre singole vite e dell’intera umanità e proprio per questo la fotografia meriterebbe il giusto riconoscimento e la corretta protezione.

La stesura dell’attuale Legge sul diritto d’autore, datata 1941, prevede per la fotografia la suddivisione in due differenti categorie: le “semplici fotografie” e le“immagini creative”. Nello specifico, per molti giudici che si trovano a giudicare su contenziosi portati avanti dai fotografi, tutte le fotografie giornalistiche sono da considerarsi semplici fotografie.

Esistono foto che sono entrate a far parte dell’iconografia mondiale e che hanno contribuito a raccontare la storia di una nazione o di un continente e sono considerate “semplici fotografie“ solo perché rappresentano fatti della vita quotidiana e sono state realizzate da fotogiornalisti. Questo genera infinite diatribe e un grande danno nei confronti della fotografia e di chi ha deciso di praticarla professionalmente.

La divisione tra fotografia semplice e creativa, in termini legali, infatti determina una differente durata del diritto di utilizzo economico delle nostre opere. Le opere creative sono protette per 70 anni dopo la morte dell’autore (come qualsiasi altra opera dell’ingegno, musica, testi, articoli giornalistici, componimenti letterari) mentre le semplici fotografie sono protette per 20 anni dopo la loro realizzazione. Questo determina una pesante discriminazione tra le due tipologie di immagini e inoltre l’individuazione dell’appartenenza ad una determinata categoria è spesso demandata ad un giudice che di fotografia non è esperto e che giudica su criteri vecchi e non più ammissibili rispetto ad un mondo in continua evoluzione e che è fondato sull’immagine.

Così come nella musica non esiste la classificazione in “semplice motivetto” e musica impegnata, oppure in letteratura non c’è distinzione tra il “romanzo insignificante” e quello intelligente, crediamo che anche la fotografia debba essere classificata e giudicata sempre con pari dignità.

Chiediamo quindi il definitivo superamento dell’anacronistica categoria di “semplice fotografia” che di fatto determina una grave discriminazione per una intera categoria professionale.

Per sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema che sta a cuore a migliaia di fotografi di ogni specializzazione e categoria professionale o amatoriale, ho deciso di tenere un flash mob lunedì 20 luglio alle 10.30 alla Cala di Palermo, proprio davanti al murale che raffigura uno dei miei scatti più famosi e più riprodotti, spesso in barba alle leggi sul diritto d’autore, considerato recentemente da un giudice “semplice fotografia”.

A sostenere le motivazioni di questa protesta saranno presenti anche l’avvocato Massimo Stefanutti (esperto di Diritto d’autore in fotografia) e diversi fotografi che compiranno un particolare e coinvolgente gesto simbolico.

Tony Gentile, fotogiornalista professionista