Dopo mesi di grande difficoltà, aggravata dallo scoppio della pandemia da Coronavirus e la conseguente chiusura dello scalo, le polemiche e l’abbandono di Alitalia, a Birgi, venerdì sera, si è vissuto un momento che suggella definitivamente l’accordo tra Airgest e AlbaStar Airline, la compagnia spagnola presieduta dalla siciliana Daniela Caruso, che ha deciso di fare dello scalo trapanese la base più grande del sud Italia.
Un conviviale in aeroporto, in occasione dei primi dieci anni di attività di Alba Star, davanti a duecento ospiti tra i quali, il prefetto di Trapani, Tommaso Ricciardi, e molti sindaci della provincia, che è sicuramente importante per mettere le basi per il rilancio dello scalo trapanese.
La presidente di Alba Star Daniela Caruso: ”Dieci anni fa il nostro primo volo. Ora siamo qui, perché ci crediamo, abbiamo scommesso su Trapani e ci puntiamo. Contiamo di aumentare le rotte già attivate su Roma, Malpensa e Cuneo, ma ci vuole l’aiuto del territorio”.
Il presidente di Airgest Salvatore Ombra: “Un momento importante per noi e per la compagnia che ha deciso di investire su Trapani e mettere qui la sua base. Abbiamo già chiesto un potenziamento di ulteriori rotte. Il 18 agosto vanno in aggiudicazione le sei rotte in continuità territoriale e stiamo cercando di chiudere per i collegamenti con importanti aeroporti della Spagna, dell’Inghilterra, della Germania così come stiamo lavorando per coprire alcune regioni italiane come la Sardegna, la Liguria e il Veneto”.
Il rilancio tramite due bandi pubblici - Un aeroporto, dunque, che cerca il rilancio, grazie, soprattutto, ai due bandi pubblici messi a disposizione, uno, quello della Regione siciliana, con il quale attraverso la legge 14 dello scorso anno il Governo Musumeci ha stanziato poco meno di 10 milioni di euro per Airgest e l’altro quello dell'Enac per le rotte in continuità territoriale che scadranno, come detto da Ombra, il 18 di agosto. Con queste somme sono state già assegnate le rotte vinte da ‘Albastar’ e ‘Ryanair’ “grazie alle quali, la prima garantirà i suoi servizi per 12 mesi e la seconda per tre anni, con una previsione di 800 mila passeggeri” trasportati da, e per, lo scalo trapanese.
Le statistiche di Assoaeroporti - Intanto il report di Assoaeroporti con le sue statistiche ci dà la fotografia di quello che ha vissuto l’aeroporto trapanese in questi mesi così difficili. Nel mese di giugno, ma bisogna tenere presente che Birgi ha aperto il 21 giugno, si registrano 39 movimenti totali di aerei in partenza e in arrivo, segna un meno 91,4% per i cargo e il transito totale di 1800 passeggeri, con una perdita rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente del 95,2.
Le rotte del possibile rilancio - Numeri di una crisi che si spera possa, finalmente, essere superata già con l’accordo con Albastar e poi con l’incremento di Ryanair che è operativa da e per l’aeroporto di Trapani con 4 rotte, di cui 3 nazionali - Bologna, Pisa, Milano Bergamo - e 1 internazionale - Baden-Baden. Ma c’è anche il volo su Torino da parte di Blue Air. Senza dimenticare le rotte in continuità territoriale che dal 1 novembre 2020, come dicevamo, saranno attivati da Trapani verso Trieste, Parma, Perugia, Brindisi, Ancona e Napoli. Per incentivare le partenze e contenere i costi del viaggio, inoltre, l’aeroporto Vincenzo Florio di Trapani Birgi ha stabilito una tariffa di soli 3.50 euro giornalieri per il parcheggio dell’automobile per tutta la stagione estiva.