Si svolgerà oggi alle 19, al Teatro comunale “On. Nino Croce” di Valderice, messo a disposizione dall’Amministrazione comunale, il terzo appuntamento della rassegna letteraria “Terrazza d’Autore”, curata da Ornella Fulco e Stefania La Via e giunta quest’anno alla sua quindicesima edizione.
Per una strana quanto suggestiva coincidenza, cade nel mezzo di una pandemia la ricorrenza del centenario dalla nascita dello scrittore siciliano Gesualdo Bufalino che ha visto il suo tardivo quanto fortunato esordio letterario nel 1981 con il romanzo "Diceria dell'untore" (premio Campiello), una storia di amore e morte ambientata a Palermo in tempo di tisi.
Con "Libri e contagi" Ambra Carta, docente universitaria, e Domenico Ciccarello, bibliotecario, accompagneranno il pubblico di "Terrazza d'Autore" all'interno del laboratorio creativo di Bufalino. Un forte sentimento del tempo, della morte e della memoria, espressi mediante una scrittura ricercata, colta ed esuberante, hanno caratterizzato la poetica dello scrittore di Comiso. La sua importante biblioteca privata (oggi Fondazione pubblica) ne ha nutrito l'ispirazione letteraria lungo l'intero arco della sua vita, rafforzando in lui una profonda convinzione nel valore dei libri, della letteratura, delle biblioteche per la crescita sociale e civile della nostra isola.
Ambra Carta insegna Letteratura italiana presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell'Università di Palermo, ha lavorato in particolare sul Fantastico tra Otto e Novecento e sulla Tragedia nel secondo Cinquecento. Tra gli autori studiati: Capuana, D'Arrigo, Bonaviri, Tasso, Primo Levi.
Domenico Ciccarello è bibliotecario presso l'Università di Palermo, da diversi anni collabora con la Diocesi di Trapani in qualità di vice direttore della Biblioteca diocesana “G. B. Amico”, e attualmente è il vice presidente regionale dell'Associazione italiana biblioteche.
L’incontro, ad ingresso gratuito, si svolgerà nel rispetto delle attuali disposizioni anti Covid-19. Gli spettatori dovranno indossare la mascherina protettiva solo all’ingresso e all’uscita dal Teatro.