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05/08/2020 16:25:00

A Trapani "In Signo Devotionis", la mostra d'arte contemporanea di Silvio Cattani 

Metti una sera d’estate, metti una incantevole residenza d’epoca nell’entroterra trapanese immersa nei suoi secolari ulivi. Metti un pizzico di sacralità con una tipica chiesetta agreste del ‘700. Adesso, come se nulla fosse, inseriamo in questa atmosfera tipica della Sicilia occidentale alcune opere di arte contemporanea. Il colpo d’occhio è sorprendente e si viene scossi da una emozione dicotomica: l’esperienza dello spazio nel suo salto temporale attiva lo sguardo, stimolando al contempo sensorialità e intelletto. Uno spettacolo unico e suggestivo.

La magica quinta è Villa Immacolatella Tenuta Barone Curatolo Saura, le opere di arte contemporanea sono di Silvio Cattani www.silviocattani.it, noto pittore trentino-roveretano che annovera esposizioni a Bangkok, San Francisco, Seul, Berlino per citarne alcune. L’opera prima è la mostra “In Signo Devotionis” allestita domenica scorsa (4 agosto ndr) andata in scena, senza replica, nella Chiesetta dell’antico baglio (da cui trae lo stesso nome ‘Immacolatella’) e nel giardino prossimale.

L’idea nasce dall’accostare lo spazio religioso ad una serie di elementi che il maestro Cattani definisce ‘ex voto della felicità’ realizzati su lastrine di metallo smaltate e dipinte. Poi è prevalsa l’esigenza di creare un dialogo con l’esterno così da interpretare quei segnali lasciati quasi intenzionalmente dallo spirito dei luoghi, dalla storia, dalla terra, dalla natura.

Le opere esposte sono realizzate su lastre di alluminio per la pittura in smalto (come gli ex voto) , mentre gli allestimenti esterni su pannelli tamburati di cartone preparati per la pittura sia in olio che in acrilico e smalti.
«Conosco la luce che c’è negli occhi di un artista» ha chiosato il padrone di casa il Barone Giovanni Emanuele Curatolo Saura, agronomo paesaggista e professore Universitario, forte della vena artistica che scorre in famiglia. Non a caso la curatrice della mostra è Maria Luisa Curatolo, la figlia, artista anch’ella.

A lei va il merito di aver elevato la mostra ad una installazione di Environmental Art grazie al connubio tra sapiente lettura del ‘genius loci’ e innesto di elementi artificiali, seppur opere d’arte in mezzo a secolari uliveti. L’allestimento di arte contemporanea che si armonizza financo con la sacralità del luogo, si veste di inaspettata modernità veicolando intrinsecamente anche un messaggio ambientale in completa armonia con il paesaggio e il dna del luogo.

Maria Luisa Curatolo ha aperto il vernissage raccontando i luoghi prestati alla mostra con tono famigliare e accompagnando con dolcezza lo spettatore in alta e altra dimensione.

A rendere ancor più fluida l’esperienza immersiva, è venuta in aiuto Anna Lorenzetti, artista roveretana di origini marchigiane, esperta di discipline pittoriche e di arte, il cui intervento ha facilitato la comprensione del linguaggio visivo del noto pittore. Siamo così venuti ad imparare che Cattani guarda ai grandi artisti che vengono dall’espressionismo e che più hanno usato il linguaggio lirico come Kandisky, Klee, Marc, von Jawlensky.

Lorenzetti definisce l’opera del maestro “una vera e propria sinfonia” dove il colore ha una forza che diventa linguaggio completo e diretto a chi guarda, schiudendo porte in stanze interiori che lo spettatore non sa neppure di avere.

«In Cattani difficilmente vedrete la struttura di un lavoro. - afferma la Lorenzetti - Se c’è un segno nero corposo pesante che fa da ossatura, ossatura non è perché colloquia con le stesure di colore e i colori sono sempre accostamenti, come dicevo prima scomodando Matisse, abbastanza inusitati perché sono i gialli e i rosa, gli aranci e i viola. Sono sempre colori molto particolari e molto solari. Anche negli ex voto dove vedete si abbandona di più al ghirigoro, alla linea che si intreccia. Ecco qui questa poesia si attorciglia, ma voi pensate sempre a una poesia che scorre e che non si ferma come un fiume che porta dei petali bellissimi di un albero che si è spogliato dei suoi fiori.»

A sottolineare l’interesse artistico-culturale dell’evento tra i presenti si annoverano: l’Assessore al Turismo Cultura ed Eventi, Rosalia d'Alì che, nonostante i molteplici impegni, ha voluto esserci portando anche i saluti istituzionali del sindaco Giacomo Tranchida; la dott.ssa Scandariato del Museo Pepoli di Trapani, nonché esponenti di prestigio del mondo dell’arte contemporanea tra i quali gli artisti Enzo Tardia, Francesca Scalisi e Antonio Sammartano.

La serata, sotto la direzione attenta di Davide Curatolo, ha avuto prosieguo nel Baglio con apericena a cura dello chef Gianni Zichichi e degustazione di vini della cantina Musita. Infine, sulle note della Palermo Jazz Reunion, il maestro Silvio Cattani ha firmato e donato ai presenti una opera grafica con interventi pittorici originali realizzata per la Villa Immacolatella, in 60 esemplari numerati.

Anna Restivo