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20/08/2020 12:00:00

Marsala 2020. Grillo scarica la Lega. Di Girolamo cerca l'alleanza con Nuccio e 5 Stelle

 Accordi elettorali quasi raggiunti a Marsala, la campagna per le amministrative di ottobre non è così semplice.


La coalizione che sostiene il candidato sindaco Massimo Grillo dopo innumerevoli riunioni ha finalmente deciso che non desidera l’appoggio della Lega, nessun simbolo riconducibile al Carroccio che di fatto comporterebbe un rallentamento della macchina del consenso. Le liste sono 9, confermata la presenza di Fratelli d’Italia che in lista dovrebbe avere la presenza tra i candidati al consiglio di Pino Ferrantelli.


Ad opporsi all’ingresso della Lega sia Stefano Pellegrino, la sua lista “Noi Marsalesi” avrà tra i candidati Flavio Coppola ed esponenti del mondo cattolico (MCL), posizione diversa assunta invece dalla deputata regionale dell’UDC, Eleonora Lo Curto che si oppone all’ingresso del simbolo della Lega ma che farebbe spazio ai candidati del Carroccio in altre liste.


Per le tre liste del Movimento VIA nessun problema sollevato per un eventuale ingresso della Lega, stessa cosa per Fratelli d’Italia. In imbarazzo la posizione di Paolo Ruggieri che con molta probabilità dovrà allestire la lista sotto il simbolo civico di ProgettiAmo Marsala e non più di Diventerà Bellissima, difficile in questo modo che il presidente della Regione, Nello Musumeci, possa essere parte attiva in campagna elettorale.


L’armata di Grillo è pronta, con 9 liste è difficile perdere, difficile anche arrivare al ballottaggio.
Tuttavia Grillo non porta con se nessun elemento di novità ma solo riciclati della vecchia politica e consiglieri uscenti che siedono a Palazzo VII Aprile da anni, qualcuno ha costruito la sua carriera politica sui banchi di Sala delle Lapidi.
Va a vuoto l’endorsement che la Lega ha fatto ad Enzo Sturiano, il presidente del consiglio resta all’interno della lista di Forza Italia e quindi in coalizione con Grillo. Per Sturiano la promessa di tornare ad essere la seconda carica della città.
Alla riunione della coalizione di Grillo era presente anche il notaio Salvatore Lombardo, pare sia stato proprio lui il fautore dell’accordo tra il candidato sindaco e Giulia Adamo.


Se da una parte Grillo ha fatto una grande macedonia, cercando di smarcarsi dall’etichetta di centrodestra, dall’altra parte il sindaco uscente e ricandidato, Alberto Di Girolamo, non se la passa bene.
Grandi difficoltà ad allestire le liste. Il Partito Democratico a parte i due esponenti Federica Meo e Calogero Ferreri, a cui si potrebbe aggiungere anche l’uscente Angelo Di Girolamo, ha una lista debolissima.


Il conflitto si è aperto, il punto di rottura è legato proprio al fatto che ci sono tanti tesserati dem candidati però in altre liste e non in quella dei dem. Un posizionamento strumentale che consentirà ad alcuni di loro di essere rieletti, in barba alla tessera che hanno sventolato appena presa.
La salvezza di Di Girolamo potrebbe essere legata solo alle alleanze con Daniele Nuccio e con i Cinque Stelle, come i vertici nazionali invocano.
A cercare candidati per la sua lista è il candidato sindaco Mario Figlioli, che intanto ha già individuato un suo assessore in Pietro Cudia e che ha visto convergere in corsa il Popolo delle partite IVA e il Partito del Popolo Siciliano.