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21/08/2020 07:28:00

Trapani, la seconda nave per la quarantena diventa un caso politico. Scontro Pd - Tranchida 

La Lega non lo sa, ma ha il suo primo Sindaco in provincia di Trapani. E' Giacomo Tranchida. Il primo cittadino del capoluogo, infatti, sembra averci ripensato sul suo slogan "Trapani capitale dell'accoglienza". E in questa vicenda della seconda nave con i migranti in quarantena arrivati davanti al porto di Trapani, ha cavalcato l'onda populista dell'indignazione facile, attaccando governo e Pd, e scatenando dure reazioni dai dem. 

A Trapani ieri era arrivata la Nave Aurelia, che ha 250 persone a bordo, per lo più tunisini sbarcati a Lampedusa nei giorni scorsi. La nave avrebbe dovuto stazionare per 15 giorni davanti al porto di Trapani, in modo da permettere la quarantena per l'accertamento di casi di coronavirus. In realtà è già partita verso Augusta.

Aurelia si è affiancata per qualche ora all'altra nave, Azzurra, che è davanti al porto di Trapani da due settimane. C'è alcun rischio per la popolazione? No. I migranti a bordo possono sbarcare? Ma quando mai. Eppure Tranchida, come aveva già fatto due settimane fa, ha emanato una singolare ordinanza di divieto di sbarco delle persone a bordo della nave (ordinanza poi ritirata, quando si è capito che la nave sarebbe andata via oggi ...).  E ha attaccato pesantemente governo e Pd.

Per tutto il pomeriggio, ieri, c'è stato un batti e ribatti tra Tranchida e le varie anime del Pd. Particolarmente duro l'intervento di Carmelo Miceli, deputato del Pd, al quale Tranchida ha replicato sopra le righe: "Apprendo dell’esistenza “politica” interessata al territorio trapanese del deputato PD Carmelo Miceli. Allo stesso rassegno che ne ieri, oggi e domani, ho delegato mai la mia libertà e coscienza di Sindaco ad alcun partito, atteso che la mia militanza datata non certo è riconducibile a logiche di padrinaggio e patronaggio politico, bensì al rispetto e tutela degli interessi di un territorio che intanto ha un colore solo: quello del servizio alle comunità locali e non certo di servirsi delle stesse per tornaconto politico come sembra incline tale “sconosciuto” deputato. Trapani forse è stata, ma di certo non sarà terra di conquista per classi dirigenti “nominate” che presi i voti scappano via lasciando storiche macerie invece di impegnarsi per il riscatto di questa terra". Tranchda invita lo "sconosciuto" deputato a  "scendere da così alta seggiola parlamentare" per  "dare risposte vere al territorio, schierandosi a difesa dello stesso e non invece di scelte governative nella fattispecie indifendibili e assolutamente censurabili". 

Chiunque legga l’ultima esternazione di Giacomo Tranchida in merito alla presenza di navi crociera al largo di Trapani che ospitano migranti a bordo « immagina che Trapani sia amministrata da un sindaco di destra se non addirittura leghista" dice Marco Campagna, ex segretario provinciale del Partito Democratico. Campagna va anche oltre : si chiede "se le sue dichiarazioni in tema di accoglienza e non solo e i suoi ripetuti attacchi al Governo Nazionale, siano compatibili con la tessera del partito e tollerabili".

Di deriva populista di Tranchida parla anche Valentina Villabuona, presidente provinciale del Pd: 

Stupisce e non poco la deriva populista del Sindaco di Trapani che fino a qualche anno fa accoglieva insieme a noi sul Molo Ronciglio la Diciotti ricordando a Salvini che Trapani è un porto aperto e la comunità trapanese, da lui tirata in ballo a convenienza, lo ha dimostrato anche in seguito, attraverso gesti di solidarietà ed esempi di integrazione.
Tuttavia, il vento deve essere cambiato e Tranchida da professionista della politica, sempre pronto ad indossare la maglietta della città che lo “accoglie” deve averlo capito e ha stornato verso un’opposizione al suo Governo e al suo Partito sempre più incisiva.
Il comunicato di ieri ha provocato le reazioni di tanti cittadini preoccupati da un’invasione che non c’è, ma utile come ci insegnano i migliori populisti per sviare l’attenzione dai problemi reali.
Avrebbe fatto bene il Sindaco a consultare i suoi rappresentanti istituzionali per avere le giuste rassicurazioni, quei rappresenti del Governo che puntualmente attacca senza alcun rispetto e senso di appartenenza per la comunità a cui ha deciso di aderire spontaneamente.
Del resto si sa quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda le navi per la quarantena.
Non tocca a me raccontare il lavoro che l’On. Miceli ha svolto e svolge in favore del suo collegio elettorale, ma capisco che sia sconosciuto a chi non frequenta la nostra comunità, preferendo progetti civici e trasversali, finché non si presenta l’occasione di elezioni regionali o nazionali.
Pur tuttavia, a non avere né padrini e né padroni siamo noi, liberi di poter affrontare un tema difficile e a volte impopolare come quello dell’immigrazioni, spinti soltanto dalla volontà di rendere più umano un paese che paga, ancora di più in periodo di pandemia, le scelte fatte da Salvini attraverso i decreti sicurezza, senza l’angoscia che le posizioni portate avanti con convinzione e nel rispetto della nostra comunità possano farci perde voti o turbare il sonno di qualche destro alleato di governo.
Invito il Sindaco a voler abbassare i toni e a rileggere i commenti social provocati dalla sua nota che non hanno rassicurato i cittadini e soprattutto e lo invito ad un maggiore rispetto per il Partito Democratico e per i suoi rappresentanti.
Certa che quando e se anche lui riuscirà ad approdare in Parlamento, potrà magari essere un deputato più famoso.

La nave è partita nella notte. Le polemiche continuano.