"Sindaco, posa lo smartphone" è lo slogan che Tp24 voleva lanciare qualche settimana fa contro la bulimia mediatica dei nostri amministratori, che ormai si riprendono mentre fanno di tutto, pur di far parlare di se, convinti di essere originali, quando sono solo trash e fuori misura.
Casi ce ne sono diversi, ma il più singolare è quello del vice sindaco di Mazara del Vallo, Vito Bilardello, che da quando è iniziata l'estate posta dei video mentre si fa il bagno a Tonnarella, la spiaggia dei mazaresi, paragonandolo ai Caraibi o ad altre località rinomate.
Finalmente, a mettere un po' le cose in chiaro, ci ha pensato Peppe Ciulla, giornalista mazarese che lavora a La7, che ha rivolto un invito pubblico al vice sindaco:
Caro assessore Vito Billardello ti scrivo,
e lo faccio perché all'ennesimo video in cui spieghi perché hai scelto di trascorrere le tue vacanze a Mazara (informazione essenziale per il dibattito pubblico di questo Paese) ho deciso di darti un suggerimento: fermati. Ti prego, o ferma chi ti suggerisce queste trovate mediatiche.
Oppure, se decidi di andare avanti, abbi il coraggio di girare la telecamera di 180 gradi. È una questione di sintassi, di grammatica video: non puoi illuminare il mare (sul quale da amministratore non puoi rivendicare alcun merito, ma vabbè...) e non "raccontare" con i tuoi video anche cosa c'è dall'altra parte dello schermo: la spiaggia di Tonnarella è sporca (e vabbè la colpa è anche e soprattutto nostra. Dei cittadini che gettano mozziconi di sigarette, bottiglie, sacchetti. Ma vorrei vedere dipendenti pubblici pulirla quotidianamente. Come altrove). Non ci sono docce pubbliche. Wc pubblici. Controlli pubblici (l'uso della mascherine è obbligatorio al chiuso e all'aperto il distanziamento deve essere di almeno un metro. Anche qui, responsabilità nostra, dei singoli cittadini, ma se i vigili controllassero ne sarei felice).
Quindi caro assessore, lo dico senza polemica e da cittadino che sostiene pubblicamente questa amministrazione, un consiglio: la prossima volta parti, fatti un giro in altre spiagge siciliane, guarda come e quanto sono curate, e pensaci meglio prima di accendere la telecamera.