“Il Governo centrale la smetta di mostrare i muscoli e faccia il proprio dovere. Noi andiamo avanti consapevoli di essere dalla parte della ragione”.
Dice di non volere andare allo scontro con Roma, il presidente della Regione Nello Musumeci sull’ordinanza che chiude gli hotspot e i centri di accoglienza in Sicilia. Ma non indietreggia rispetto alla linea e nelle sue parole c'è tutta l'intenzione di essere pronto a scontrarsi con il Governo nazionale.
“Ci hanno detto che non abbiamo competenza in materia di immigrazione. Ma la mia ordinanza è di carattere sanitario, la situazione negli hotspot e nei centri di accoglienza è disastrosa. Non vengono rispettate le regole di distanziamento e c’è promiscuità che aumenta il rischio contagio”, ha detto questa mattina Musumeci in conferenza stampa.
Musumeci ha attaccato il governo però parlando di “atteggiamenti di arroganza, sufficienza, superficialità. Ai silenzi che servono a far perdere tempo per risolvere il problema noi rispondiamo con prontezza. Ma non c’è pregiudizio politico. Abbiamo rivendicato il diritto di tutelare la salute dei siciliani e dei turisti, e dei migranti stessi”. “Il Viminale ha risposto con un comunicato stampa che non abbiamo competenza in materia di migranti. Nessuno vuole contestare questo, adesso sanno i siciliani di chi è la colpa”, ha detto Musumeci.
Saranno quindi ore decisive. Il governo di Roma non ha ancora impugnato l’ordinanza di Musumeci, e probabilmente si tenterà un compromesso. “Il governo centrale può chiederci qualche giorno di tempo per ricollocare i migranti e mettere i sigilli ai centri dell’isola”, ha detto Musumeci spiegando che in base all’ordinanza alla mezzanotte di oggi dovrebbe chiudere gli hotspot. Ma è logico che non può chiudere i centri con le persone dentro, allora si aspetta una risposta da Roma. “Visto che è loro la competenza devono gestire loro i migranti. Se non lo fanno? Ci rivolgeremo alla magistratura per la palese omissione”. Aggiunge il governatore siciliano che “se il governo dovesse impugnare la nostra ordinanza faremo valere le nostre ragioni”.
Musumeci e Razza hanno annunciato di aver attivato una task force e impegnato le Asp provinciali a controllare i requisiti sanitari dei centri di accoglienza.