Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
11/09/2020 06:00:00

Strade e lavori pubblici a Marsala. Opinioni a confronto

 Strade, opere pubbliche, progettazione. Qualsiasi amministrazione arriverà al Quartiere Spagnolo dovrà ingegnarsi, e bene, per trovare i fondi per le opere pubbliche di cui ha bisogno Marsala. E soprattutto dovrà scegliere le priorità della città.


Oltre ai rifiuti e al decoro urbano, uno degli elementi più visibili e immediatamente giudicabili in città sono le strade che vengono percorse da marsalesi e turisti. E su strade e opere pubbliche si aprirà certamente un gran dibattito tra i candidati al governo della città.


L’amministrazione guidata dal sindaco Alberto Di Girolamo ha sempre fatto della “normalizzazione” della città un leitmotiv della propria azione politica. Dai nuovi autobus alla nuova rete fognaria. Quest’ultima ha comportato anche interventi sulle strade di Marsala, da anni in condizioni disastrose, e in questi giorni in diversi punti della città ci sono cantieri aperti. Per Massimo Grillo, principale competitor dell’amministrazione uscente, Di Girolamo e i suoi non hanno saputo programmare gli interventi sulle strade.

Ecco come la pensa Grillo.




Una delle priorità dell'amministrazione che verrà deve necessariamente essere quella di affrontare in maniera razionale e concreta il problema delle strade. Ogni città che vuole essere davvero moderna deve saper parlare di viabilità, mentre a Marsala ancora si parla solo di strade, nella logica di rattoppare (spesso male) una buca, invece che in quella di una programmazione di ampio respiro.
In questi anni le strade sono state continuamente rattoppate senza una programmazione di ampio respiro, e ciò ovviamente comporta lavori eseguiti in maniera approssimativa e costi maggiori per i cittadini. Facciamo alcuni esempi: proprio in questi giorni si sta riasfaltando via Del Fante, una strada per la quale solo pochi mesi fa erano state spese somme notevoli per la manutenzione. Era stato allargato un solo marciapiede e il manto stradale era stato sistemato. Oggi, se avrete modo di passarci, vedrete che stanno rifacendo il manto stradale, di nuovo. E se tra qualche mese si deciderà di rifare anche l'altro marciapiede? Si dovrà rompere nuovamente il manto stradale e asfaltarlo per l’ennesima volta in pochi mesi? Lo stesso discorso vale per arterie principali come la via Trapani, chiusa e riaperta di continuo e protagonista di continui rattoppi di sartoria improvvisata. Lo stesso dicasi per la strada dei lidi: scarificata e asfaltata proprio nel bel mezzo della stagione balneare.
Come si può parlare di trasparenza della pubblica amministrazione se, in assenza di una programmazione, si lavora in emergenza e tramite affidi diretti? Tutto questo deve finire. Tutto questo finirà. Fare un programmazione seria degli interventi significa che, una volta che si decide di intervenire su un’arteria principale o su una strada secondaria, insieme ai lavori sul manto stradale vanno eseguiti congiuntamente quantomeno i lavori relativi ai marciapiedi, ai tombini, agli allacciamenti e all’illuminazione. Non si può più continuare a sprecare i soldi dei cittadini facendo tutti questi interventi separatamente. Farli congiuntamente significa ottenere un miglior risultato finale e risparmiare somme notevoli da investire in altri settori.
La mia proposta concreta per risolvere il problema comprende 5 azioni semplici ed efficaci:
1) Istituzione di una "anagrafe delle strade" che hanno bisogno di una manutenzione urgente, cominciando dalle arterie principali;
2) Programmazione pluriennale dei lavori tenendo conto delle esigenze delle varie zone e contrade della città;
3) Nell’ambito della governance, istituzione di un’unita di controllo per la supervisione della qualità dei lavori pubblici durante e dopo i lavori ;
4) Reperimento fondi per la viabilità;
5) Razionalizzazione dei percorsi e incentivi per chi utilizza i mezzi pubblici.

D’altra parte l’amministrazione Di Girolamo difende il lavoro fatto e le opere realizzate con la grande difficoltà di reperire i fondi. A parlare di strade e opere pubbliche realizzate, del programma messo a punto dall’amministrazione, dei progetti futuri, e a dare una risposta a Grillo, l’assessore ai lavori pubblici Salvatore Accardi.