C'è anche la linea ferroviaria Palermo-Trapani nel progetto che coinvolge tutte le Regioni d'Italia nella realizzazione delle opere per l'elettrificazione della linea Palermo-Trapani via Milo, nella tratta tra Cinisi e Trapani per una lunghezza di circa 87 km. Il valore dell'investimento è di 72,1 milioni, interamente finanziati.
Sono 4.763 chilometri su un totale di circa 16.800 di rete ferroviaria italiania, e cioè il 28% i tratti non elettrificato (linee diesel). Sui binari non elettrificati circolano circa 1.250 treni al giorno (più una ventina di treni merci). In questi ultimi anni sono stati avviati progetti e cantieri per l’elettrificazione delle linee: 88 chilometri negli ultimi 5 anni, tra il 2015 e il 2019.
Tra il 2020 e il 2024 il Gruppo Fs prevede di elettrificare 670 chilometri di linee ferroviarie, per un investimento stimato di oltre 1,4 miliardi di euro. Sono tutte risorse statali. Una parte transita attraverso le Regioni e una parte attraverso Rfi (Rete ferroviaria italiana, la società del Gruppo Fs che gestisce l’infrastruttura) tramite contratto di programma-investimenti. Oltre l’orizzonte del 2024 sono annunciati 2,4 miliardi di ulteriori investimenti per elettrificare altri 1.670 chilometri di linee.
Ecco il programma dei lavori che sarà realizzato per la nuova elettrificazione della rete Ferroviaria tra il 2020-2024. Sono in programma una serie di interventi, regione per regione, che avranno un forte impatto sui territori interessati. Eccone alcuni: linea Aosta-Ivrea (Valle d'Aosta); Biella-Santhià, Biella-Novara (Piemonte); Como-Lecco (Lombardia); bacino veneto, Vicenza-Schio (Veneto); Empoli-Siena (Toscana); Civitanova-Albacinia (Marche); Terni-Rieti-L’Aquila-Sulmona (Lazio-Umbria-Abruzzo); Foggia-Potenza (Puglia-Basilicata); linea jonica, tratta Lamezia Terme-Catanzaro Lido-Sibari-Melito Porto Salvo (Calabria); Palermo-Trapani (Sicilia).
Gli investimenti che riguardano elettrificazione derivano in gran parte da richieste delle Regioni che hanno la competenza sul trasporto pubblico locale. In molti casi, le stesse Regioni hanno contribuito al finanziamento degli investimenti destinando a queste opere risorse del Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020 nelle loro competenze.