Il Trapani calcio ha una nuova proprietà, ma di certo come avviene nelle favole non si può dire che vissero tutti felici e contenti. Anzi, tutt’altro perché le polemiche non si placano quando mancano pochi giorni all’inizio del campionato di serie C. Servirebbe serenità e concentrazione ed, invece, a tenere banco sono le vicende societarie.
Insomma, anche in materia di sport Trapani è sempre un gradino indietro e dopo aver conquistato con merito e sacrifici la serie B è stata retrocessa ma non sul campo. Bocciata per una incredibile penalizzazione di cui ancora oggi, nel solito gioco dello scaricabarile, non si sa chi sia stato il responsabile.
Adesso un nuovo capitolo. Alivision, già proprietaria della società, risponde al sindaco Giacomo Tranchida che in una intervista rilasciata ad un sito di sport, senza troppi giri di parole, ha messo in discussione la nuova proprietà e il comportamento tenuto dall’ex patron Fabio Petroni.
“Ostacolare – si legge in una nota diramata da Alivision – l’unica iniziativa che concretamente si è messa a disposizione per garantire la ripresa degli allenamenti e la continuità aziendale del Trapani calcio ci sembra molto grave anche se alla luce di quanto accaduto con la cessione Taugourdeau su cui le autorità competenti accerteranno le eventuali responsabilità di chi forse pensa, sbagliando, di poter spolpare impunemente il Trapani calcio, facilitando magari anche qualche altro svincolo. Alivision – conclude il documento – a questi sporchi giochi non si presta e non si presterà mai. Al contrario li contrasterà e denuncerà in tutte le sedi così come avvenuto con la vicenda De Simone”.
Ed ecco la verità di Alivision: “Gianluca Pellino ha accettato i termini economici dell’offerta presentata da Alivision al comitato trapanese, depositata fin dal 9 settembre presso il notaio Camilleri, per consentire allo stesso comitato di fare acquistare la società da una cordata di imprenditori individuati dallo stesso. Abbiamo atteso invano fino a mercoledì 16 settembre quando Le abbiamo dato conferma (il riferimento è al sindaco Tranchida, ndr) via What’s App di aver dettagliatamente illustrato al notaio Camilleri l’accordo di cessione del 100% delle quote a Gianluca Pellino, il quale si è assunto in toto l’onore della gestione della società. Questo dopo che il nostro grido di allarme per ottenere un supporto meramente organizzativo, lanciato nella conferenza di Palazzo d’Alì è stato ignorato per una settimana. Lo stesso Pellino in base al contratto provvederà a reperire le risorse finanziarie che assieme agli assetti societari consentiranno di garantire la continuità dell’attività sportiva ed in data odierna ha provveduto al pagamento di alcuni stipendi dei dipendenti”.