Terminata l’estate, bisogna cominciare a riflettere e fare tesoro delle esperienze artistiche che ci hanno permesso di affrontare con coraggio una delle stagioni più singolari della nostra esistenza. E tra queste esperienze a Marsala non si può non citare la rassegna A Scurata, che quest’anno ha raggiunto la sua terza edizione e si è inserita in una dimensione di più ampio respiro e di più ampia visione: “Abbiamo costituito una nuova associazione, il Movimento Artistico Culturale della città di Marsala (in sigla MAC), che ha coinvolto al suo interno più realtà”, ci dice Gregorio Caimi, presidente del MAC, “per fare rete, creare eventi, inventare contenitori culturali, come appunto A Scurata, che fossero espressione del nostro territorio, marsalese e siciliano”.
Ad animare gli organizzatori di questo affascinante spazio di cultura alle Saline Genna dello Stagnone non è stato però il desiderio di farcela comunque, di abbassare il tiro pur di non perdere la stagione 2020: tutt’altro, il periodo particolare li ha spinti a cercare, e quindi a offrire, qualcosa di più, un programma ancora più bello di quello atteso, come se dovessero superare in bellezza la stasi dei mesi di lockdown. Saranno riusciti nei loro intenti? “Pensiamo proprio di sì”, risponde Caimi, “abbiamo fatto undici eventi, di questi undici otto sono andati in replica: c’era uno spettacolo alle 19.15 e un altro alle 21.15. Abbiamo montato un cartellone vario, che è iniziato con un grande concerto di musica classica. Poi ci sono state delle rappresentazioni teatrali, alcune in prima assoluta, come Sciara prima c’agghiorna, lo spettacolo che ho prodotto io con I Musicanti. Oltre a ciò, ci sono stati dei bellissimi eventi musicali: un tributo a Lucio Dalla e uno a Lucio Battisti, e anche un concerto sulle origini della musica cubana. Abbiamo chiuso la rassegna con Corrado Tedeschi che ha portato in scena L’uomo dal fiore in bocca di Luigi Pirandello. E’ stato straordinario, è davvero riuscito a coinvolgere il pubblico: nella prima parte dello spettacolo ha fatto una lezione semiseria su Pirandello e nella seconda ha messo in scena il dramma”.
Se è stato possibile organizzare la rassegna, il merito non è soltanto delle nove associazioni che costituiscono il MAC, essenziale è stato sia il patrocinio del Comune sia il sostegno di aziende private, come le Cantine Pellegrino, Selmar e Medi Power, che hanno sposato l’iniziativa. “Mettere insieme pubblico e privato ci sembra una formula necessaria e vincente: siamo tutti interessati a creare qualcosa di bello e per farlo, e farlo bene, è indispensabile che sia il pubblico sia il privato ci credano e diano il loro contributo”.
Prima di congedarci da Gregorio Caimi gli chiediamo quali sono i prossimi progetti del MAC, e se ci sarà un nuovo ciclo di eventi in autunno. “Noi pensiamo già all’edizione 2021 della Scurata, da febbraio cominceremo a lavorarci con obiettivi sempre maggiori. Per i mesi avvenire dobbiamo capire se sarà possibile usare degli spazi al chiuso. Abbiamo intenzione di proporre delle attività, ma dobbiamo garantire la sicurezza degli spettatori. Vediamo come andranno le cose, per il momento il Teatro Sollima non si può utilizzare e il Teatro Impero ha a disposizione solo duecento posti circa”.
Vediamo come andranno le cose, consapevoli che niente fermerà questa ventata d’aria fresca che si respira nella città di Marsala.
Oreste Giuseppe Ottoveggio