“Trascorsi ormai quasi 50 giorni dal sequestro dei 18 pescatori di Mazara del Vallo in Libia, Cgil, Cisl e Uil desiderano ancora una volta mantenere alta l’attenzione sulla vicenda”.
Lo affermano i segretari generali di Flai Cgil Giovanni Di Dia, Adolfo Scotti Fai Cisl e Uila Uil Tommaso Macaddino.
“E’ indispensabile che se ne parli ogni giorno perché è l’unico modo che le famiglie dei pescatori e degli armatori dei pescherecci “Medinea” e “Antartide” hanno per tirare avanti. Sin dall’inizio – aggiungono - abbiamo detto di essere dalla parte delle Istituzioni e continuiamo a crederci fermamente. Non è il momento di fare polemica, è il momento che ognuno faccia la propria parte affinché i nostri pescatori usciti in mare lo scorso 18 agosto e sequestrati a Bengasi dal 1° settembre possano fare ritorno a casa”.
Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Trapani hanno già messo in campo diverse iniziative di vicinanza in questi 50 giorni, a partire dalle manifestazione di solidarietà in piazzale Quinci e in piazzale della Repubblica fino a sostenere l’occupazione pacifica dell’aula consiliare.
“L’unico interesse che deve emergere con forza in questa vicenda, ci teniamo a ribadirlo ancora una volta, – concludono Di Dia, Scotti e Macaddino - è la liberazione il più presto possibile dei pescatori detenuti a Bengasi. Ci teniamo pertanto a ringraziare per il sostegno economico fin qui messo in atto dal vescovo di Mazara del Vallo Domenico Mogavero, dal sindaco Salvatore Quinci, dall’assessore regionale alla Pesca Edy Bandiera e dal presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè, nonché dall’Ente bilaterale Ebi Pesca”.